Ambiente Natura
In un battito d’ali: giovedì 14 aprile trasformazioni ambientali e crisi della biodiversità
I cambiamenti ambientali nelle Alpi e la conseguente perdita di biodiversità è il tema di un Colloquium virtuale organizzato dalla Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige il 14 aprile. Con l’ecologo Giacomo Assandri. In lingua italiana. La partecipazione è gratuita.
Negli ultimi decenni le Alpi sono state teatro di profonde trasformazioni ambientali con pesanti impatti sulla biodiversità: sono, ad esempio, scomparsi i cosiddetti prati stabili, ovvero prati mai arati o dissodati, non coltivati e lasciati a vegetazione spontanea e che sono mantenuti esclusivamente attraverso lo sfalcio e la concimazione. Questo processo è avvenuto a causa dell’abbandono delle aree meno accessibili e redditizie o per convertire questo tipo di prati in altre colture di maggiore interesse economico. Si sono inoltre persi elementi tradizionali caratterizzanti il paesaggio agricolo, come siepi, alberi isolati o filari e a causa di bonifiche sono scomparse anche diverse zone umide di fondovalle.
Processi socioeconomici hanno portato allo sfruttamento intensivo delle risorse e all’abbandono di pratiche tradizionali, che per millenni hanno modellato il paesaggio alpino in un equilibrio con la natura, come l’allevamento estensivo e tradizionale basato su un gran numero di piccole aziende agricole a conduzione familiare, l’alimentazione del bestiame con foraggio proveniente dai prati e pascoli nel periodo estivo, l’alpeggio delle vacche in estate praticato diffusamente o lo sfalcio dello strato di erbe secche e paglia, che serve come foraggio e come lettiera per il bestiame, nelle torbiere basse.
Di tutto questo parlerà l’ecologo Giacomo Assandri durante l’evento organizzato dalla Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige alle ore 18. Presenterà inoltre casi studio relativi a due degli ecosistemi più minacciati: i già citati prati stabili e le zone umide, con esempi sull’avifauna e le libellule.
Giacomo Assandri, postdoc presso l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale si occupa degli effetti dell’attività umana sulla biodiversità, in un’ottica di conservazione. I suoi principali modelli di ricerca sono uccelli e libellule. L’evento si svolge in lingua italiana sul canale YouTube del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige https://www.youtube.com/watch?v=FhadWFPw4Kc. La partecipazione è gratuita.
La Piattaforma Biodiversità dell’Alto Adige è nata nel 2020 su iniziativa del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, dalla Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio della Provincia autonoma di Bolzano e dal team di monitoraggio della biodiversità di Eurac Research. L’obiettivo è quello di costruire una rete che coinvolga tutti gli attori e le istituzioni attive nel campo della biodiversità.
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