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Economia e Finanza

Kompatscher: finanze certe, rafforzare l’Autonomia

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Foto: ASP/Tibero Sorvillo
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Innovazione” è stato il tema della conferenza stampa di oggi (10 agosto) del presidente della Provincia Arno Kompatscher al NOI Techpark di Bolzano Sud (vedi anche il precedente comunicato stampa). Anche l’Autonomia dell’Alto Adige dev’essere ulteriormente sviluppata e salvaguardata. “Il nostro numero di competenze è cresciuto, ma il nostro margine di manovra legislativo è stato limitato”, ha sottolineato il presidente della Provincia. In questo contesto Kompatscher ha guardato al passato: “Quando ho assunto la carica di presidente, dieci anni fa, ho trovato due grandi cantieri: l’autonomia finanziaria e la limitazione dell’Autonomia da parte della giurisprudenza della Corte costituzionale”.

Il primo cantiere, quello delle finanze, è stato aperto dal premier Mario Monti: “Lo Stato ha messo le mani nelle nostre casse e ci ha semplicemente sottratto miliardi di euro”. Intensi negoziati sono riusciti a risolvere il problema, prima con l’Accordo di Milano e poi con la regolamentazione finanziaria (Patto di garanzia) del 2014. Questo accordo, assicurato da uno scambio di note con l’Austria, garantisce “che possiamo finanziare la nostra Autonomia ed esercitare le nostre competenze”. Di conseguenza, ha detto, le entrate per il bilancio provinciale sono aumentate in modo significativo. “Solo questi negoziati finanziari hanno garantito entrate per quasi due miliardi di euro“, ha dichiarato oggi il presidente. Il bilancio della Provincia è cresciuto più del prodotto interno lordo e del conseguente gettito fiscale. “Nel 2023 avremo più soldi in bilancio, 7,67 miliardi di euro, senza dover aumentare le tasse”, ha detto Kompatscher, “e dovremo versare meno soldi a Roma”.

Il presidente ha descritto l’Autonomia in generale come il secondo cantiere: “A seguito della riforma costituzionale del 2001, tutto sommato sostanzialmente positiva, la Corte costituzionale ha ripetutamente attaccato la nostra Autonomia con la sua giurisprudenza, limitando così le nostre prerogative legislative. Stiamo lavorando alla soluzione di questo problema, che richiede almeno una legge costituzionale. Ci sono stati tentativi di negoziazione con diversi Governi. Attualmente siamo in trattativa con il Governo di Giorgia Meloni e parallelamente con il Governo austriaco di Karl Nehammer, in considerazione del ruolo di tutela dell’Austria“. Soprattutto perché l’Alto Adige in alcuni settori è attualmente al di sotto dello standard del 1992, che all’epoca portò alla dichiarazione della fine del contenzioso da parte della Repubblica d’Austria, questo standard deve essere almeno ripristinato, ha detto il presidente Kompatscher, fissando l’obiettivo.

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