Italia ed estero
Levategli la bicicletta: Brazzo «ciclista folle» bloccato e denunciato di nuovo sulla ciclabile

Si arricchisce di un nuovo capitolo l’incredibile vicenda del roveretano Marco Modesto Brazzo, denunciato dalla Polizia di Stato a Trento il 15 marzo per aver violato le regole del decreto Conte.
Nella giornata di ieri infatti l’uomo è stato nuovamente bloccato e denunciato dalla Polizia Locale per aver violato per l’ennesima volta il Decreto Conte che impone ai ciclisti di non usare la bicicletta da corsa per nessuna ragione. Questo per contenere il contagio del coronavirus.
Brazzo è stato bloccato sulla pista ciclabile con la sua tutina da ciclista fra Pilcante e Chizzola.
Non era in possesso di nessuna autocertificazione e non ha saputo spiegare perché si trovasse in quel luogo. Sembra che abbia fatto scena muta senza scenate stavolta.
L’informativa è già stata inviata alla procura. Per lui si tratta della seconda denuncia in soli 4 giorni.
Solo ieri sulla ciclabile di Ala sono stati bloccati e denunciati dalla Polizia Locale 5 ciclisti.
La sua storia è piuttosto bizzarra: “Sono un soggetto di diritto internazionale. Con gli sconosciuti non parlo e le divise non le conosco. Identificatevi“ – aveva detto alle Forze di Polizia appena era stato fermato il 15 marzo 2020
Alla richiesta di spiegazioni documentate da parte degli agenti lo strano soggetto, privo di documenti di riconoscimento, comincia a delirare fornendo un foglio di autocertificazione compilato in maniera del tutto anomala.
“Sono il mio legale rappresentante, mi difendo da solo. Non sono cittadino amministrato dallo Stato italiano. Questo decreto è una bufala e non lo accetto“, avrebbe ribadito ai poliziotti.
Sono seguite minacce per abuso di potere e sequestro di persona. I poliziotti, vista la situazione, hanno saputo mantenere la calma fino alla fine.
L’uomo è stato portato in Questura e (diversamente da quanto poi sottolineato in finale di video dal ciclista) è stato denunciato a piede libero per violazione del Dpcm 11 marzo 2020. (qui il video integrale di quanto successo)
Solo due giorni dopo Brazzo aveva pubblicato un video dove spiegava «La polizia di Stato ha calpestato tutti i miei diritti sanciti dalla legge», affermando di aver denunciato presso la Guardia di Finanza gli agenti per sequestro di persona. (Qui il video)
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