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Alto Adige

Minori di 15 anni vittime di maltrattamenti: l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sta ergendo un muro

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L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sta ergendo un muro a protezione dei/delle minori di 15 anni vittime di maltrattamento. Il primo mattone di questo muro è stato posto in occasione di un simposio formativo indetto proprio nella Giornata Mondiale per i Diritti dei Bambini.

I dati parlano chiaro: nel 2021, 1 bambino italiano su 100 ha subito un qualche tipo di violenza. In Alto Adige, nel 2022, i bambini e adolescenti ad aver subito un atto di maltrattamento sono stati 12,5 ogni 1.000 minori.

Negli ultimi 5 anni si è registrato un aumento del 14,7% delle segnalazioni per varie tipologie di abuso. Il progetto ProChild è dunque la naturale reazione rispetto a una situazione che sta evidentemente peggiorando.

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Il Direttore generale Florian Zerzer, intervenuto al simposio, ha affermato: “Purtroppo non è un segnale molto positivo per la nostra società il fatto di dover creare una rete che sia in grado di tutelare i minori rispetto a situazioni di abuso, violenza e trascuratezza. In tutto questo a noi non resta che intervenire in modo mirato ed efficace, anche con iniziative preventive a livello delle famiglie ritenuti a rischio. Colgo l’occasione per ricordare che, proprio a pochi giorni di distanza da quella per i diritti dei bambini, il 25 novembre si celebra anche la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.”

A questo proposito, qualche anno fa, grazie a un protocollo d’intesa con le Forze dell’Ordine e tutte le Associazioni che si occupano di tutelare le donne vittime di violenza, l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e l’Assessorato alla Famiglia e al Sociale avevano dato vita al progetto Erika dedicato a donne che si trovano in situazioni di violenza. “Grazie a Erika, e ora anche a ProChild, l’Azienda sanitaria sta dimostrando di avere molto a cuore il benessere delle fasce più deboli della società, vale a dire le donne e i bambini”, così Zerzer.

Davanti a un gremito auditorio presso il Polo Universitario delle Professioni Sanitarie Claudiana, Micol Cont, Primaria del reparto di Pediatria dell’Ospedale di Vipiteno nonché membro del gruppo di lavoro ProChild, ha per la prima volta presentato il nuovissimo progetto che ha l’obiettivo di tutelare bambini e adolescenti (< di 15 anni) vittime di maltrattamento. L’iniziativa vedrà il coinvolgimento di molte figure professionali.

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Oltre ai/alle professionisti/e dell’Azienda sanitaria, saranno infatti attivi/e anche quelli/e dei Servizi sociosanitari, delle Forze dell’Ordine, della Procura della Repubblica del Tribunale Ordinario, della Procura della Repubblica del Tribunale per i Minori e delle Istituzioni territoriali.

Il focus del simposio riguardava principalmente il profondo significato della parolamaltrattamento”, che in realtà è molto ampio visto che si riferisce alle tante sfaccettature della violenza, da quella verbale a quella fisica o sessuale, ma anche all’incuria e alla trascuratezza. Inoltre, nel proprio intervento, Stefanie Plössel, Pediatra dell’Ospedale di Silandro, ha offerto degli strumenti pratici per riconoscere una ferita o una contusione causata da un maltrattamento rispetto a quelle dovute alle normali cadute accidentali.

Per facilitare il compito degli operatori e delle operatrici che, durante lo svolgimento della propria attività lavorativa potrebbero imbattersi in un presunto caso di abuso e/o maltrattamento su un minore (bambino o adolescente), il gruppo di lavoro ha già elaborato un percorso diagnostico-assistenziale che ha l’obiettivo di regolamentare i passi da compiere per tutelare il/la minore, anche nel rispetto delle normative legislative.

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