Missile sulla Polonia, Europa sotto shock e la Nato alza l’allerta: rischio escalation

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Dopo la caduta di missili di fabbricazione russa in Polonia, vicino al confine ucraino, la Nato è in stato di massima allerta e l’Ue è sotto shock. Dall’inizio della guerra è la prima volta che un Paese dell’Alleanza viene colpito direttamente dal conflitto.

Sono ore decisive queste, per capire esattamente l’origine dei missili sulla Polonia, ovvero se siano russi oppure no, come suggerirebbero alcune fonti. Infatti, nelle ultime ore sta circolando l’ipotesi che siano stati i resti di un razzo abbattuto da una contraerea ucraina.

Insomma, nulla è ancora certo, ma la Russia nega la proprietà dei missili e parla di provocazione mirata a fomentare un’escalation. Da Kiev invece, respingono la teoria del complotto fatta circolare dai russi, secondo cui sarebbe stato un missile della difesa aerea ucraina a cadere sul territorio polacco.

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Nonostante, Russia e Ucraina si rimpallano le accuse, Varsavia ha messo l’esercito in stato di allerta e a Bali, dove è in corso il G20, è stata convocata su richiesta di Biden, una riunione d’emergenza del G7 e dei leader della Nato.

A margine, il presidente polacco Duda afferma che sono al momento “non ci sono prove inequivocabili” sulla provenienza dei razzi e che l’indagine è ancora in corso con la collaborazione degli alleati. Il missile che ha provocato due vittime in Polonia, deriva, secondo le indagini preliminari da un “errore tecnico“: lo ha detto a Bali il presidente turco Erdogan.

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