Alto Adige
Mobilità nell’Euregio: strategia comune tra Alto Adige e Tirolo

Gli assessori alla mobilità dell’Alto Adige e del Tirolo a favore di una strategia comune per la promozione delle stazioni di carico lungo l’asse del Brennero.
Il passaggio del traffico merci dalla strada alla ferrovia ed una comune politica della mobilità nell’ambito dell’Euregio, questi i temi al centro del recente incontro, svoltosi a Bolzano, tra l’assessore provinciale alla mobilità e la sua omologa tirolese, Ingrid Felipe.
Il tunnel di base del Brennero necessita di stazioni di carico
Entrambi i rappresentanti politici hanno concordato sulla necessità di adottare misure concrete per ridurre il traffico di transito lungo l’autostrada del Brennero e per far sì che una parte sempre maggiore di merci passi dalla strada alla ferrovia.
“Uno degli obiettivi prioritari in questo senso è rappresentato dal potenziamento delle stazioni di carico lungo tutto l’asse del Brennero. Queste devono essere progettate e finanziate in maniera strategica e condivisa. Ciò viene ritenuto particolarmente importante soprattutto in relazione con l’entrata in funzione del tunnel di base del Brennero allo scopo di aumentare sin d’ora l’attrattività del passaggio delle merci dalla gomma alla ferrovia. Attualmente tale capacità è ancora troppo limitata” ha sottolineato l’assessore provinciale alla mobilità.
Misure concrete per un obiettivo comune
Nel suo intervento l’assessora Ingrid Felipe ha quindi menzionato una serie di misure relative al corridoio del Brennero che spaziano dagli accessi al tunnel, alle stazioni di carico, dal management transfrontaliero al pedaggio lungo il corridoio, sino al divieto di transito per i veicoli più inquinanti. “Tutte misure finalizzate a tutelare gli abitanti che vivono lungo il percorso di transito”.
Gli assessori hanno quindi concordato sul fatto che i flussi di traffico possono essere gestiti solamente grazie ad un comune management dei territori attraversati dall’asse del Brennero.
Al termine dell’incontro è stata concordata una pianificazione comune dei progetti ferroviari transfrontalieri, mentre, nel lungo periodo, si ritine importante raggiungere una unificazione del ticketing nell’ambito dell’Euregio.
Val Pusteria
Via libera al progetto per la nuova cava di ghiaia a Gais

Lo scorso 2 novembre i residenti della frazione di Gais, in Val Pusteria, sono stati chiamati alle urne dall’amministrazione comunale per esprimere il proprio parere riguardo alla nuova collocazione della cava di ghiaia.
La consultazione popolare, come noto, prevedeva tre possibilità di optare per una fra le tre soluzioni alternative concordate nel corso di un precedente incontro fra l’amministrazione comunale ed il comitato di iniziativa popolare.
Alla fine a prevalere, con circa l’80 per cento dei consensi, era stata la cosiddetta variante “B” rispetto al progetto originario, che localizzava il sito estrattivo a circa 450 metri a nord rispetto alle abitazioni più vicine.
La Giunta provinciale ha deciso ora di recepire il questa indicazione, approvando il progetto per l’apertura del nuovo sito.
“Con la nostra decisione abbiamo deciso anche di inserire le 25 prescrizioni previste dal comitato di valutazione ambientale“, ha detto Kompatscher.
Queste prescrizioni prevedono la riduzione del rumore e delle polveri e la rinaturalizzazione dell’area.
Il concessionario dovrà anche versare una cauzione di 300.000 euro.
L’esecutivo, dunque, dà il via libera all’attività di estrazione di ghiaia secondo quanto previsto dalla consultazione popolare e si esprimerà in un secondo momento in merito alla parte dell’area più vicina all’abitato.
La Giunta, inoltre, concederà alla BWR Srl, la ditta titolare dell’impianto di lavorazione, la possibilità di presentare, a medio termine, un progetto di variante rispetto alla nuova collocazione del sito.
Merano
Merano: presentato il bilancio preventivo 2020/2022

“Entro dicembre 2019 sarà firmato l’accordo sul finanziamento degli enti locali. Un accordo che peserà sul futuro del Comune di Merano. Si prevede infatti che i trasferimenti verranno leggermente tagliati. Nel 2020 i dividendi di Alperia dovrebbero essere invece in linea con quelli del 2019. La vera sfida futura sarà, come quest’anno, quella di intraprendere tutte le azioni necessarie per controllare la spesa corrente senza tuttavia penalizzare i servizi offerti alla cittadinanza“, ha sottolineato l’assessore Zaccaria.
“Per il 2020 si prevede un aumento della spesa corrente dello 1,42%, dovuto in gran parte alle spese contrattuali del personale e all’aumento delle spese per acquisti e servizi.Nel corso del nuovo anno dovranno essere individuati possibili interventi di razionalizzare in modo da portare la spese corrente entro limiti ragionevoli. Un fattore positivo rimane, grazie all’estinzione anticipata di numerosi mutui, il forte calo dell’indebitamento finanziario del Comune di Merano che alla fine del 2020 ammonterà a complessivi 11.958.902 di euro“.
“Complessivamente il bilancio 2020 chiude in pareggio su 83.050.400 di euro. Di questi, 15.195.600 euro verranno investiti. La nostra intenzione è ovviamente quella di portare a termine lavori e progetti già avviati ma anche di lasciare il necessario spazio di manovra finanziaria alla prossima Giunta comunale“, ha ribadito il sindaco Rösch.
Massima priorità all’edilizia scolastica
“Il governo cittadino concentrerà la sua attenzione soprattutto sul settore scuole. Anche per il 2020 si prevede infatti un corposo programma di interventi nell’ambito dell’edilizia scolastica. Verranno portati a compimento i lavori di riqualificazione energetica delle scuole Maria Trost nonché i lavori di risanamento del tetto delle scuole elementari Galileo Galilei e Wolkenstein. Nel 2020 verrà inaugurata la nuova scuola elementare di Sinigo. Entrerà nel vivo anche la riqualificazione funzionale del complesso scolastico Floriano Deflorian, il cui progetto dall’importo complessivo di circa 6.750.000 di euro venne redatto sulla base delle indicazioni fornite da uno specifico progetto pedagogico realizzato in collaborazione con l’Università di Bressanone. Verrà concluso anche l’iter progettuale della nuova scuola di musica in lingua italiana, da realizzarsi sull’area messa a disposizione dalla fondazione Stams. I relativi lavori potranno iniziare tuttavia solo dopo la stipula di una convenzione con la Provincia autonoma di Bolzano, che ne assumerà poi la gestione. Verrà poi avviato il concorso di progettazione a livello europeo per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Maia Bassa, dotato di palestra e ampio garage interrato da 230 posti auto, e destinato a ospitare le scuole medie Negrelli e Rosegger. L’importo dei lavori ammonta a oltre 35 milioni di euro: si tratta dell’opera pubblica più importante dell’amministrazione comunale“, ha spiegato Rösch.
In lieve aumento i costi del personale
La spesa per il personale rappresenta la voce più rilevante fra le spese correnti (2020: 39,19%; 2019: 39,46%).
Questo capitolo di spesa è in leggero aumento e passa dai 20.411.960 euro per l’anno 2019 ai 20.552.820 euro per l’anno 2020.
E necessario però precisare che per il 2020 il fondo vincolato alla spesa relativa al tfr e gli stimati aumenti derivanti dal nuovo contratto collettivo intercompartimentale non è più calcolato nei capitoli del personale, bensì in un capitolo apposito dei fondi e ammonta a 250.000 euro, mentre l’anno scorso era incluso nei 20.411.960 euro.
Alto Adige
Transumanza patrimonio UNESCO, soddisfazione in Alto Adige

Dopo le Dolomiti tocca alla transumanza.
L’Alto Adige aggiunge un secondo tassello alla lista dei patrimoni tutelati dall’UNESCO, e questa volta si tratta della transumanza, ovvero la pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame verso condizioni climatiche migliori.
La decisione è stata presa il giorno 11 dicembre, a Bogotà, a conclusione dell’iter procedurale per l’inserimento tra i patrimoni culturali immateriali dell’UNESCO portato avanti da tre paesi diversi: Austria, Grecia e Italia, con la Provincia di Bolzano rappresentata dall’Associazione culturale Senales.
Soddisfatta l’assessore provinciale competente, Maria Hochgruber Kuenzer, la quale sottolinea che “è un grande onore ricevere un nuovo riconoscimento da parte dell’UNESCO a 10 anni di distanza da quello riguardante le Dolomiti. La transumanza rappresenta un aspetto caratteristico della vita di montagna, e in un certo senso la rappresenta in maniera ideale. Ora, prosegue la Hochgruber Kuenzer, spetta a noi fare tutto il possibile per tutelare al meglio questo patrimonio. L’esperienza maturata con le Dolomiti ci dimostra che la tutela UNESCO non rappresenta un “marchio” da vendere, bensì un tesoro da conservare“.
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