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Bolzano

Progetto DAMA: un disabile soffre due volte

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Al congresso odierno, tenuto all’ospedale provinciale di Bolzano sul tema “Medicina per adulti con disabilità gravi: quali risposte ai bisogni della salute?” è stato presentato il Progetto DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance).

 Il congresso è stato organizzato dall’ospedale di Bolzano in collaborazione con l’Associazione dei genitori di persone in situazione di Handicap AEB (Arbeitskreis Eltern Behinderter).

 “Questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore e sono orgoglioso che Bolzano porti avanti questo importante progetto. Abbiamo ancora molta strada da fare, ma i primi importanti passi sono stati fatti”  con queste parole ha aperto il congresso, al cospetto di una sala gremita, il Direttore medico dell’ospedale di Bolzano dott. Flavio Girardi.

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Nel suo intervento, l’Assessora alla salute dr.ssa Martha Stocker, ha posto in risalto la piena cooperazione e l’impegno di tutti i collaboratori coinvolti. “Sono persone speciali, con bisogni particolari ai quali noi dobbiamo dare risposta” queste le parole della dr.ssa Marianne Siller, Direttrice tecnico-assistenziale dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige.

 “Dama è modello di accoglienza sanitaria per pazienti adulti con disabilità intellettiva grave che si occupa di garantire un percorso assistenziale personalizzato e adattato ai bisogni e necessità del paziente e dei familiari durante l’accesso in ospedale” ha sintetizzato, durante il suo intervento, il dott. Filippo Ghelma, Responsabile e fondatore del Progetto DAMA dell’Ospedale San Paolo di Milano, dove questo modello è stato adottato con successo già da alcuni anni. “Sono sopraffatta dal vedere cosi tante persone interessate a questo tema e sono grata a tutti per la collaborazione data. Senza il contributo di tutti non sarebbe stato possibile” conclude i ringraziamenti Angelika Stampfer, presidente di AEB, Associazione dei genitori di persone in situazione di handicap (Arbeitskreis Eltern Behinderter) dando la parola ai relatori.

Un parterre di referenti di fama nazionale e internazionale hanno quindi illustrato ai presenti le problematiche legate a diversi temi quali il dolore, gli accertamenti diagnostici in sedazione e i trattamenti odontoiatrici in riferimento a pazienti con disabilità intellettiva grave. L’importanza di attivare, negli ospedali, questo progetto è stata poi anche ribadita dall’intervento del Prof. Jörg Stockmann del “Zentrum für Behindertenmedizin” di Bielefeld, Germania che ha illustrato la sua esperienza in merito.

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