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Italia ed estero

Riforma fiscale: Governo verso il modello tedesco

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La fotografia di un sistema fiscale che fatica a recuperare il terreno perduto, arriva nel momento in cui il dibattito pubblico inizia a discutere di riforma. In particolare, il Direttore dell’Agenzia dell’Entrate, Francesco Maria Ruffini coglie il terribile anno del Coronavirus per spronare a riscrivere subito un sistema da anni inefficiente.

Nemmeno gli esperti conoscono i confini di una materia tanto ampia ma ora, stando ai recenti annunci del Governo l’intenzione questa volta parrebbe seria, con Ruffini che propone di riscrivere le regole per “sfondare una giungla normativa”.

Al Ministero dell’Economia sarebbero già al lavoro sulla ridefinizione dell’IRPEF secondo il modello progressivo tedesco, basato su un sistema di tassazione per cui, l’aliquota cresce man mano che sale il reddito e l’importo da pagare viene calcolato secondo un algoritmo aggiornato annualmente.

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L’intervento sul fisco a cui oggi plaudono tutti i sindacati, risponde anche ad un’altra importante esigenza, recuperare le risorse per la manovra da 25 miliardi di fine anno che secondo il Ministro dell’Economia, Gualtieri sarà completamente autofinanziata. Ovvero, niente più deficit dopo i 100 miliardi confluiti nei vari provvedimenti economici post covid.

A testimoniare che qualcosa non funziona nel sistema fiscale italiano sono i dati presentati ieri, della Corte dei Conti. In particolare, nei 20 anni tra il 2000 e il 2019 sono stati affidati oltre mille miliardi di euro di imposte da recuperare, ma solo il 13,3% risulta realmente incassato, con un magazzino di imposte ancora da riscuotere alla fine del 2019 pari a 954 miliardi.

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