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Politica

Sei consigliere provinciale? Entri sulla parola. Urzì: “Kompatscher non chiede ai politici quello che chiede al resto dei cittadini”

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Se sei consigliere provinciale e vuoi fare il tuo lavoro in Consiglio provinciale non hai bisogno di mostrare il Corona Pass, il test lo devi fare (dice il protocollo) ma poi nessuno ti può chiedere di mostrarlo. Insomma entri sulla tua parola di essere negativo. E allora se sei persona per bene fai il test davvero ma se non lo sei puoi presentarti lo stesso e nessuno ti può dire nulla. Ma se esci dal Palazzo del Consiglio e vai a mangiare una pizza per sederti all’interno il test lo devi mostrare eccome.

Inaccettabile – ha dichiarato oggi protestando in Consiglio provinciale Alessandro Urzì – . Nessun errore dello staff del Consiglio provinciale, che ha lavorato egregiamente all’elaborazione di un protocollo per potere rientrare finalmente in presenza, ma una decisione del Presidente Kompatscher che nelle sue ordinanze ha disposto che maestri e ristoratori debbano fare i poliziotti o i virologi chiedendo documenti e certificati di negatività ma non lo debbano fare i suoi colleghi assessori e consiglieri. Che restano immuni da controlli. E quindi senza una disposizione del Presidente Kompatscher i controlli sanitari non si possono fare. Bastava scriverlo nelle ordinanze, lo chiediamo da mesi: i consiglieri provinciali sono uguali a tutti gli altri!

Ognuno invece ora fa quello che vuole, entra ed esce dall’aula e solo sulla fiducia. Una decisione, quella di Kompatscher, che impressiona per la sfacciataggine (perché è stato richiesto decine di volte da parte nostra che prendesse una decisione per fare rientrare i consiglieri in aula, in presenza) e l’arroganza: insomma quello che vale per ristoratori e maestri non vale per i consiglieri.

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Mi sono dichiarato indignato. Non voglio essere confuso con questo tipo di politica!

Perché cercarsi questa grana inutilmente? Perché prevedere questa dispensa per i consiglieri provinciali? Perché nessuno dovrebbe pensare che fra i consiglieri non ci sia un furbetto? Perché il furbetto che vuole andare a mangiare una pizza senza test viene cacciato dal ristorante, un bambino senza test viene cacciato da scuola e il consigliere invece entra in Consiglio sulla sua parola di essere negativo?

Perché questo privilegio di Kompatscher solo per la sua categoria, quella dei politici? Oggi ho fatto il tampone alle 11.51 e alle 14.30 non avevo ancora l’esito. E per questo non ho potuto presentarmi in aula. Ecco perché a me non va che l’ingresso sua ammesso sulla parola. Perché avrei potuto dire di avere l’esito anche senza averlo. E perché io potrei e ristoratori o maestri invece devono controllare test e certificati facendo i poliziotti?

Ecco che Kompatscher è riuscito a fare ricadere su tutta la classe politica un marchio d’infamia che avevamo fatto di tutto per evitare che ci fosse affibbiato. E’ riuscito nel peggio che potesse fare: ricoprire tutti noi di vergogna perché poi l’opinione pubblica mica distingue, e per molti siamo tutti eguali. No, noi con certo modo di gestire le cose non abbiamo nulla a che spartire”.

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