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Politica

Test nasali, Repetto (Pd): “Dirigenti mendicano l’aiuto di volontari sanitari. Scuola italiana abbandonata”

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“Gentili genitori,

per lo svolgimento sistematico dei test nasali nei nostri plessi di scuola primaria e secondaria abbiamo bisogno del supporto di personale sanitario (medici, infermieri, operatore Croce Rossa, Croce Bianca, Protezione civile,…). Chiedo a chi rientra in tale categoria di segnalare al più presto via mail al sottoscritto (…………@scuola.alto-adige.it ) l’eventuale disponibilità a collaborare con la scuola a titolo gratuito e volontario e/o di passare parola tra conoscenti che operano in ambito sanitario. Seguirà incontro organizzativo con i diretti interessati.  Ringrazio anticipatamente per l’aiuto e la collaborazione”

Questa mail – inviata da un Dirigente scolastico bolzanino – l’ho letta oggi al Presidente Kompatscher durante la seduta di Consiglio provinciale – afferma il consigliere provinciale del Pd, Sandro Repetto – . I nostri ragazzi e le nostre ragazze della scuola italiana sono tornati/e tra i banchi se le famiglie hanno dato l’assenso all’esecuzione del tampone nasale, chi non lo ha dato è stato allontanato, da quanto si apprende dai media, dalle classi e messo in DAD, senza però poter usufruire di videolezioni.

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Insegnanti e dirigenti sono stati lasciati soli dall’Assessorato alla Scuola Italiana e si sono trovati senza possibilità di somministrare i tamponi nasali, che stando a quanto dichiarato dall’Assessore Vettorato, competono alla Sanità e non alla Scuola. Vettorato e i suoi funzionari dovevano pianificare una strategia, invece siamo arrivati a dover mettere le scuole nelle condizioni di attivare la catena di Sant’Antonio, mendicando l’aiuto delle famiglie.

Da prima di Pasqua si sapeva che sarebbe successo così, che la Scuola Italiana si sarebbe trovata in difficoltà perchè era prevedibile – non serviva la sfera di cristallo –  che non ci sarebbe stato personale sanitario per effettuare i test nasali. I Presidi l’avevano detto, l’Assessore lo sapeva, le famiglie avevano chiesto spiegazioni, noi lo avevamo sottolineato come Partito Democratico, ma tutto ciò che l’Assessore Vettorato è stato in grado di mettere in atto è fare lo scaricabarile”.

Intanto bambini e bambine, ragazzi e ragazze, le cui famiglie hanno dato l’autorizzazione al test, vanno a scuola, ma dei test, neanche l’ombra. E gli altri? Su quali basi vengono lasciati a casa? È questo il diritto universale allo studio che la Scuola Italiana in Alto Adige ha nella sua visione? Nella risposta al mio intervento il Presidente Kompatscher ha affermato ‘machen wir es gemeinsam’.

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Sono d’accordo a condizione che “gemeinsam/insieme” si faccia sempre, fin dall’inizio dell’attivazione delle procedure e non solo in ultima battuta, quando le cose non stanno funzionando. È da mesi che affermo che nessuno si salva da solo e che le opposizioni andrebbero coinvolte, perché hanno un osservatorio privilegiato su una parte di cittadinanza, che si sente di serie B, per non dire invisibile e che talvolta sembra sconosciuta ai membri della Giunta Provinciale. Parlo di bambini, genitori, insegnanti e dirigenti scolastici, lasciati in balia delle onde, perché il comandante della nave, ha preso la scialuppa di salvataggio, lasciando i marinai a governare la nave“, concude Repetto.

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