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Alto Adige

Tragedia della funivia di Stresa, la manutenzione annuale dell’altoatesina Leitner

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Tredici morti e due bimbi in gravi condizioni. E’ di questa mattina la notizia del disastro della funivia Stresa-Mottarone sul lago Maggiore. Un cavo dell’impianto cede quasi in vetta e causa la caduta nel vuoto della cabina a solo un centinaio di metri dalla vetta, uno dei punti più alti della salita (punto vetta 1491 metri).

Difficile il recupero dei corpi e il soccorso ai feriti, elitrasportati d’urgenza all’ospedale Regina Margherita di Torino. Inugurata nel 1970, prima di essere riaperta al pubblico la funivia Stresa-Alpino Mottarone era stata chiusa per due anni tra il 2014 e il 2016 per una revisione completa, effettuata all’epoca dalla ditta Leitner di Vipiteno.

La Leitner, specializzata in tecnologie funiviarie a livello mondiale,  risulta ad oggi l’affidatario della manutenzione annuale dell’impianto, anche se la gestione da circa un mese era stata presa in carico da un’impresa locale. I tecnici altoatesini si sono comunque subito recati sul posto.

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Come riferito all’Agi dalla presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Impianti a Fune (Anef), Valeria Ghezzi  “l’impianto era assolutamente sicuro, era stata fatta la revisione generale, quindi un ciclo di manutenzione completo ma effettivamente qualcosa è accaduto. Ora bisognerà capire cosa realmente è successo, fare ipotesi oggi non va bene per il rispetto alle vittime a alle persone eventuali responsabili“.

 

 

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