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Italia ed estero

Troppi femminicidi, Meloni anticipa la stretta

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Dopo i molti femminicidi, il Governo sull’acceleratore delle misure già messe in atto per contrastare la violenza contro le donne. A partire da braccialetto elettronico, puntando su un nuovo provvedimento, da portare in gabinetto il prima possibile. Provvedimento tra l’altro che potrebbe prevedere, la creazione di apposite sezioni di polizia giudiziaria, dedicate proprio al contrasto dei reati del cd Codice rosso.

La premier Meloni, come donna, intende dare un segnale forte. Forse già nell’annunciato decreto sicurezza in preparazione al Viminale. Una volontà, di fare presto, condivisa dagli altri membri del governo, a cominciare dal vicepremier Antonio Tajani.

L’obiettivo sarà quello di ridurre i tempi di intervento della magistratura quando una donna sporge denuncia, limitando a 30 giorni il termine entro il quale la Procura deve pronunciarsi sulle misure cautelari nei confronti del presunto aggressore. Si stringe anche la risposta, di solito applicando il braccialetto elettronico e imponendo una distanza di 500 metri da tutti i luoghi frequentati dalla vittima. Il testo è basato sulla Commissione Giustizia alla Camera. Ma il governo, a fianco dei partiti di maggioranza, preme per garantire al ddl in una sorta di corsia preferenziale. Oltre alla stessa premier, i sostenitori del passo contro i femminicidi sono il capo della Giustizia della Lega, Giulia Bongiorno e il ministro Roccella.

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