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Alto Adige

Vaccini, Galli: “Medici e infermieri altoatesini obiettori? Andrebbero perseguiti legalmente”

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Sta facendo discutere la più recente esternazione di Massimo Galli sul rifiuto di parte del personale sanitario altoatesino (medico e infermieristico ma anche delle Rsa) di farsi inoculare il vaccino anti Covid. L’infettivologo spara a zero sui cosiddetti obiettori o sanitari no vax dopo che anche i vertici provinciali avevano espresso delusione per un inizio di campagna vaccinale di fatto fallito.

In Alto Adige l’affluenza è stata infatti molto bassa e per questo motivo si è deciso di dirigere altrove l’esordio della campagna dando la priorità agli ultraottantenni e alle altre categorie a rischio. Si calcola che su 20620 dosi di vaccino ricevute solo 7746 sono state iniettate. Appena il 37,6% del totale, che colloca la provincia di Bolzano al penultimo posto in Italia dopo la Calabria).

A livello territoriale il vaccino ha dunque i suoi obiettori ma per Galli costoro sono “irresponsabili nei confronti dei pazienti” con un atteggiamento che “non ha nulla di scientifico“.

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I medici e infermieri devono fare il vaccino anti-Covid. Chi opera in campo sanitario e si rifiuta deve cambiare mestiere e andrebbe perseguito legalmente“. Così il direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano ai microfoni di Alto Adige Tv.

 

 

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