Politica
Tagli alla cultura, Lillo: “Lega anti italiana. Da Urzì memoria corta e opportunismo politico”
“Tutti hanno contezza di quanti danni, anche irreversibili si possono fare in politica in pochissimo tempo, figuriamoci in un anno.
Per tal motivo è quindi giusto e doveroso per chi osserva la politica e le sue evoluzioni, denunciare con forza e senza esitazione quelle anomalie che ai meno attenti o agli sbadati per opportunismo possono sfuggire. A Urzì dico Che della correttezza umana, professionale e anche politica, ne ho fatto una ragione di vita“.
Comincia con queste parole la risposta di Enrico Lillo (Noi per l’Alto Adige) a quanto dichiarato ieri (3 giugno) dal consigliere Urzì sul presunto nuovo asse con il Pd per quanto riguarda le politiche sulla cultura italiana in Provincia senza tenere conto del lavoro della Lega la cui attività “verrà giudicata solo a fine anno“.
“Da sempre ho una visione politica liberale e liberista di centro, il cui scopo principale è quello di dare risposte in termini di risultati al maggior numero possibile di cittadini, di qualsiasi estrazione sociale, politica, religiosa ed etnica – continua Lillo – . Stia pure tranquillo Urzì, che la mia posizione anche nei confronti del Partito Democratico è sempre la stessa, e si preoccupi piuttosto di curare la sua di memoria politica, avendo dimenticato le sue battaglie neppure tanto lontane, nei confronti della Lega e di Salvini che considerava anti italiani“.
“In effetti – prosegue – dalle ultime azioni politiche della Lega altoatesina, questa anti italianità è piuttosto evidente. Vogliamo parlare delle Pascoli? Si è scomodato addirittura l’Assessore provinciale per portare con le sue proprie mani il progetto di demolizione presso l’ufficio licenze edilizie del comune di Bolzano.
Ha dimenticato Urzì le sue e le nostre manifestazioni sulle scalinate del vecchio edificio? Le Pascoli quindi si possono abbattere così come i fondi per la cultura italiana essendo d’accordo con l’Assessore Vettorato che a Bolzano siano destinati troppi fondi per tale importante settore?“.
Incalza Lillo:
“Quindi, direi che piuttosto che un mio improbabile spostamento a sinistra, Urzì dovrebbe spiegare agli elettori il suo appiattimento verso la Lega, soprattutto dovrebbe spiegare le sue amnesie rispetto alle tante battaglie oggi messe da parte per opportunismo politico, opportunismo che non mi è mai appartenuto, considerato che ho sempre fatto le mie scelte politiche, (spesso anche perdenti) mettendo sempre al primo posto l’interesse generale e mai personale“, conclude.
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