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Scienza e Cultura

Alla scoperta del paesaggio minerario di Monteneve

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Racconta la storia della dura vita e del lavoro dei minatori in una delle miniere più alte d’Europa il Museo provinciale Miniere – sede Monteneve, che riapre i battenti il 15 giugno.

A Monteneve, i minatori hanno estratto minerali per secoli, all’inizio con l’ausilio di punta e mazzetta e, successivamente, di macchinari pesanti. Il villaggio dei minatori di San Martino, a 2.355 metri sul livello del mare, è arrivato a contare anche fino a 1000 persone, che vivevano completamente isolate in alta montagna. Questo insediamento permanente, il più alto d’Europa, è stato abitato fino agli anni 60 del XX secolo.

Oggi la montagna è percorsa da ben 150 chilometri di gallerie, mentre in superficie l’attività mineraria ha modificato e plasmato per sempre la conformazione del paesaggio. Il museo all’aperto si estende per diversi chilometri e da giovedì, 15 giugno può essere esplorato nuovamente con visite guidate di un giorno intero oppure di mezza giornata, che conducono dalla Val Passiria e dalla Val Ridanna al villaggio dei minatori.

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Chi invece preferisce fare un’escursione dalla Val Passiria a Monteneve senza visita guidata, può usufruire della nuova audioguida, nella quale minatori e raccoglitrici di minerale, baroni, sacerdoti e molte altre persone che hanno lavorato nella e per la miniera raccontano le loro storie e quelle degli edifici e delle rovine lungo i sentieri dei minatori.

Il 15 giugno riapre anche il rifugio Monteneve direttamente nell’ex villaggio dei minatori. Info: www.museominiere.it.

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