Ambiente Natura
Bacini montani: ecco gli “strumenti” per proteggere la popolazione

L’Agenzia per la Protezione civile non dispone di mezzi d’opera pesanti e pertanto noleggia le attrezzature necessarie per realizzare i lavori da altre aziende, come escavatori, ragni, mini escavatori, autocarri, carrelli per i trasporti o dumper.
Oggi (31 gennaio) la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore provinciale alla Protezione civile Arnold Schuler, ha approvato il listino prezzi per il noleggio di mezzi d’opera per l’esecuzione di lavori di competenza dell’Agenzia per la Protezione civile per l’anno in corso 2023; lo stesso sarà pubblicato sul portale Internet Sicurezza e Protezione civile alla pagina Bacini montani.
“Sono 80 i tecnici e il personale amministrativo e circa 200 gli operai edili, suddivisi in 26 squadre su tutto il territorio provinciale, che si occupano della progettazione e della realizzazione di opere di protezione all’interno e lungo i corsi d’acqua, nonché della stabilizzazione dei versanti e della protezione dalle valanghe“, spiega il direttore dell’Area funzionale Bacini montani, Fabio De Polo: tecnici e operai edili eseguono interventi sui corsi d’acqua in tutto l’Alto Adige per conto dell’Agenzia per la Protezione Civile, realizzano o rinnovano opere di protezione, stabilizzano i versanti e costruiscono dispositivi antivalanga.
43.000 strutture per proteggere la popolazione – In Alto Adige sono presenti più di 43.000 strutture di protezione all’interno e lungo i corsi d’acqua, di cui circa 30.000 sono strutture trasversali, cioè barriere, e più di 14.300 strutture longitudinali, cioè muri di protezione, per una lunghezza totale di 1.415 chilometri. Inoltre, ci sono 110 chilometri di strutture di protezione dalle valanghe.
“Più volte è stato dimostrato che le misure di protezione si dimostrano valide e difendono la popolazione e le proprietà da danni ingenti. I Bacini montani lavorano per proteggere la popolazione con le migliori misure tecniche di protezione possibili contro eventi naturali più o meno imprevedibili“, afferma l’assessore provinciale alla Protezione civile Arnold Schuler.
“Svolgiamo il nostro lavoro in una forte rete in stretta collaborazione con le aziende locali“, spiega il direttore dell’Agenzia per la Protezione civile Klaus Unterweger ed esprime la sua gratitudine per questa disponibilità. L’attività principale del Servizio Bacini montani dell’Agenzia provinciale per la Protezione civile è la prevenzione dei danni causati da eventi idrogeologici e da valanghe mediante indagini di pericolosità, pianificazione e misure di puntellamento, spiega ancora Unterweger.
Inoltre, si lavora molto sulla riqualificazione ecologica dei corsi d’acqua e sulla rinaturalizzazione. Dalla valutazione del potenziale di pericolo e dai sopralluoghi in loco fino all’elaborazione dei progetti e ai lavori di costruzione e collaudo, i tecnici e le squadre di costruzione svolgono la maggior parte del lavoro in prima persona.
A tal fine, applicano soluzioni collaudate da tempo, ma si affidano anche a strutture e misure di protezione innovative per aumentare costantemente la sicurezza della popolazione contro inondazioni, frane, colate detritiche e valanghe.
Dopo la fine della fase acuta degli eventi che hanno causato danni ai corsi d’acqua o ad altre strutture, l’Area funzionale Bacini montani ripara principalmente i danni nella propria area di competenza.
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