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Politica

Boccia a Bolzano per l’accordo su ddl fase 2, Italia Viva: “Ascolti le ragioni dell’autonomia”

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Domani, lunedì 4 maggio, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Boccia sarà a Bolzano per cercare di trovare un accordo con la giunta provinciale, in merito al disegno di legge che approderà in Consiglio Provinciale il 7 maggio.

Si tratta di un disegno di legge ispirato al buon senso – sottolineano i Coordinatori Provinciali di Italia Viva Alto Adige Stefania Gander e Matteo Bonvicini – . Un ddl che disegna una fase 2 in linea con quelle che sono le peculiarità del territorio, dell’andamento delle infezioni da Coronavirus, dello stato della nostra sanità e che, soprattutto, sono il frutto di un lavoro iniziato a monte per prevedere le modalità della ripartenza, di cui diamo atto al presidente Kompatscher di essere stato attento regista“.

Questo è stato possibile grazie alla nostra autonomia – continua la nota – . Un’autonomia che, al netto degli aspetti di contrapposizione linguistica, è patrimonio di tutta la popolazione, sia essa di lingua italiana, tedesca o ladina.

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Il disegno di legge provinciale risponde alle domande che arrivano dalla popolazione locale: già da alcune settimane, la nostra Provincia ha compiuto passi avanti rispetto al resto del territorio nazionale. Oggi dobbiamo dare risposte al grido, spesso disperato, di chi in questa emergenza sta rischiando tutto. Vanno date risposte, vanno date garantendo la sicurezza e garantendo le libertà individuali, ogni qualvolta ciò sia possibile senza mettere a rischio la salute dei cittadini.

L’auspicio è che tutti i Partiti si rendano conto del valore universale che la nostra autonomia ricopre: la difesa della nostra autonomia non può, non deve essere lasciata alla destra tedesca, che la userebbe strumentalmente per avanzare pretese indipendentiste. L’autonomia è un bene comune, la cui difesa deve essere centrale per ognuno di noi.

Ci auguriamo che il Ministro Boccia non venga con l’intento di imporre una posizione centralista, ma che sia disposto ad ascoltare le ragioni di questa terra.

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Nel contempo, ci aspettiamo dai Partiti che oggi sono all’opposizione in Consiglio Provinciale, che si uniscano nella difesa di un disegno di legge di buonsenso.

Ad oggi le posizioni appaiono più improntate a difendere posizioni “romane” o a dar contro alla SVP per motivi “etnici”, che non rivolte al benessere della nostra popolazione. Il risultato è un’incapacità di prendere posizione, un’incapacità di porre i bisogni della popolazione in primo piano.

E certo non può bastare il voto favorevole della Lega in giunta provinciale, Lega che ha latitato in tutta l’emergenza, che ha cincischiato sulle prime ordinanze del Presidente Kompatscher in attesa di imbeccate da Roma.

Oggi i Partiti dell’Alto Adige hanno il dovere morale di assumersi delle responsabilità verso la popolazione. Possiamo sia far crescere la nostra autonomia, rendendola sempre più bene comune, sia dare risposte ai tanti esercenti, commercianti, artigiani, lavoratori e cittadini che hanno il diritto di non dover sottostare a decisioni vessatorie prese a livello centrale, che mortificano il nostro territorio e spingono ancor più verso il baratro coloro che, con accortezza e senso civico, hanno le carte in regola per ripartire.

Chi domani dovesse spingere per rimandare la ripartenza in Alto Adige, dovrà spiegare ai tanti che dall’8 maggio contano di poter riprendere a sperare, perché invece si sia scelto di negare loro questo diritto.

Da parte nostra, invitiamo il ministro Boccia a riconsiderare le sue posizioni ed il Presidente Kompatscher a continuare a fare ciò che è meglio per la nostra popolazione”.

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