Bolzano
Centro distribuzione pasti per persone bisognose, Cna: “Perplessità dalle ditte di via Macello”
CNA-SHV ha raccolto, negli ultimi giorni, timori e perplessità degli artigiani che operano nell’area produttiva di via Macello, molti dei quali hanno sede nello storico Consorzio Calabrini, realizzato decenni fa proprio dall’Unione degli Artigiani e delle Piccole e Medie Imprese dell’Alto Adige. A destare preoccupazione è un volantino distribuito nella zona produttiva in questione con cui la Caritas annuncia l’avvio dei lavori di ristrutturazione di un magazzino, sito in via Macello e di proprietà della stessa Caritas, per l’apertura, entro l’anno, di un nuovo servizio di distribuzione di pasti caldi serali a persone in difficoltà, in particolare stranieri, con l’obiettivo di ospitare anche corsi di lingue e altri servizi utili. Si tratta di un servizio attivo dal 1996, attualmente svolto nel centro di distribuzione pasti S. Chiara.
CNA-SHV ha avviato una serie di contatti per un confronto tra tutti gli attori coinvolti, dalla Caritas alle aziende di questa zona della città, dal Comune ai responsabili dei servizi che si intendono attivare. “Premesso che l’aiuto e l’assistenza a chi ha bisogno è e deve essere nel cuore di ogni cittadino – afferma Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV – abbiamo chiesto alla Caritas di attivarsi subito per un confronto con le parti coinvolte dall’attività sociale che si svolgerà nel nuovo, in particolare gli artigiani dall’insediamento consortile presente da tantissimi anni nella zona“.
“Considerando gli spazi limitati e memori della necessità di dover informare adeguatamente i cittadini su queste iniziative – aggiunge Corrarati – ricordiamo che la normativa provinciale, pur prevedendo la possibilità di avviare servizi di questo tipo in aree produttive, ne vincola la realizzazione al fatto che le stesse non creino problemi alla funzionalità ed all’attrattività delle attività produttive e commerciali insediate. Siamo a disposizione per esaminare, con Caritas e con le varie parti economiche coinvolte, quali siano i punti critici dell’iniziativa“.
Parallelamente, secondo CNA-SHV, è necessario che “nella città di Bolzano si programmi, con tempestività e trasparenza, ogni insediamento destinato a dare aiuto a persone in difficoltà, coinvolgendo nel confronto la Provincia, il Comune, le parti economiche e sociali, toccate direttamente o indirettamente da queste scelte strategiche che hanno valenza provinciale, oltre che cittadina“.
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