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Angolo Bellerofonte

Commissariare l’Asl Alto Adige? Si può. Presto a Bolzano gli ispettori Schaellick e Konstanklein

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Costantino Gallo in arte l'ispettore Klein e Thomas Schael nei panni dell'ispettore Derrick
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Alto Adige, ultima frontiera.

Questi sono i viaggi di Bellerofonte che con la sua fidata tastiera alata Pegasus, vi racconterà di quella sera quando uscimmo per una birra insieme all’ispettore Derrick ed al suo collega l’ispettore Klein. Mentre si discuteva del più e del meno e di quanto fosse difficile far rispettare la legge anche nella rigida Monaco, feci una proposta al mio amico Derrick.

<<Carissimo ispettore, tu sei ormai famoso in tutto il mondo e la tua fama e quella di Klein vi precede. Pare che a Bolzano le cose non vadano proprio bene anzi, tutto sembra ormai allo sfascio…>>

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<<Scusa se ti interrompo mio carissimo Bellerofonte, starai mica parlando della sanità altoatesina? Io e Harry siamo tuoi assidui lettori e seguiamo tutti i tuoi viaggi”.

<<Indovinato mio caro Derrick, sto parlando proprio di questo e a tal riguardo ho una proposta da farti. Al Ministero della Salute a Roma oramai mal tollerano gli indici di negatività che arrivano da Bolzano ed in un recente incontro tenutosi proprio al Dicastero alla fine di marzo, pare che il direttore generale Zerzer abbia dato in escandescenza quando ha visto all’incontro il dott. Gallo come rappresentante del Sottosegretario. Ancor peggio è andata quando si è trattato di far emergere la sua professionalità confermando le voci di una sua inadeguatezza alla carica che copre; aggiungici anche le indagini della Procura ed hai il quadro completo della situazione. Ecco la mia proposta: che ne dici di fare il Commissario alla Sanità in Alto Adige? Tanto tu sei già ispettore!”.

Bentrovati miei epici bellerofontenauti, commissariare la sanità altoatesina non è più un ipotesi plausibile ma diventa ogni giorno di più un’eventualità caldeggiata ormai da più parti, sia al di qua che al di là del recinto bolzanino. 

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E i presupposti ci sono tutti.

Il Decreto Legislativo 502 del 1992 “Riordino della disciplina in materia sanitaria” a tal riguardo parla chiaro, in presenza di inadempienze gravi “…il Ministro della Sanità, sentito il parere della  medesima Agenzia e previa consultazione con la  Conferenza  permanente  per  i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento  e di  Bolzano,  propone  al   Consiglio   dei   Ministri   l’intervento sostitutivo, anche sotto forma di nomina di un commissario…”. In questo caso parliamo soprattutto dei Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.) ovvero le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse), in parole povere la ragion d’essere della sanità Pubblica. 

A gennaio di quest’anno, il Ministero della Salute ha pubblicato la tabella nazionale riguardante la classifica delle regioni che meglio si son distinte nell’erogazione dei LEA, la virtuosissima Provincia Autonoma di Bolzano non si è piazzata nemmeno in ultima posizione e sapete perché? Perché sono anni che non invia i dati sull’erogazione dei servizi al Ministero, sostanzialmente siamo dietro la Calabria, la stessa Calabria che ora è stata commissariata per le stesse ragioni dal ministero. (Leggi articolo Livelli essenziali di assistenza sanitaria: Bolzano ultima in Italia?)

E chi hanno chiamato in Calabria per commissariare la sanità? Il generale Cotticelli e nientepopodimeno che lo “zio Tom”, al secolo Thomas Schael, l’ex direttore generale della sanità altoatesina, quello licenziato per essersi opposto alla stipula della polizza di responsabilità sanitaria, la stessa polizza per la quale oggi indaga la Procura di Bolzano tanto per intenderci.

Al suo posto hanno piazzato il miglior prodotto della managerialità sanitaria che si sia visto negli ultimi anni, il dott. Florian Zerzer, lo stesso dott. Zerzer indagato sempre dalla Procura di Bolzano proprio per presunte irregolarità sulla sua nomina a Direttore Generale. 

Stiamo freschi! Tutto torna.

Sono sotto gli occhi di tutti le criticità dell’Azienda Sanitaria a trazione Zerzer, dall’intramontabile problema del CUPP al Pronto Soccorso, dall’uso indiscriminato di medici a contratto che puntualmente fanno causa all’Azienda all’assunzione dei medici di fascia “B” appena laureati, in barba alla legge di Bilancio nazionale 2019.

Dai primari nominati sulla parola ai medici iscritti all’Ordine dei Medici di Bolzano che non conoscono la lingua nazionale, quella italiana tanto per intenderci, quella lingua che a Zerzer non va proprio giù tanto da dichiarare in una fattura per un rimborso “pare incauto”, che Velturno si trovi in Germania (leggete il mio ultimo viaggio “Creste e abusi, benvenuti nell’ASL dei rimborsi ad personam”. 

E poi c’è più di qualcuno che afferma che Thomas Schael si aggiri ancora per Bolzano, chi lo vede a teatro, chi a fare la spesa, chi a bere un caffè con Costantino Gallo. Magari sta rivedendo gli ultimi appunti, magari si sta preparando a prendere nuovamente le redini della Sanità altoatesina, magari non dovremmo più chiamarlo direttore ma Commissario coadiuvato da Costantino Gallo. 

Magari.

È notizia dell’ultima ora che la Procura di Bolzano per una presunta turbativa d’asta e abuso d’ufficio, abbia iscritto nel registro degli indagati il governatore Arno Kompatscher e gli assessori della precedente giunta, alcuni ancora in carica, Philipp Achammer, Christian Tomasini, Richard Theiner, Florian Mussner, Martha Stocker, Günther Burger, ex direttore della ripartizione mobilità, ed un altro funzionario (Vedi l’articolo “Annullarono la gara per il trasporto cittadino: indagati i sei dell’ex giunta provinciale”).

A questo punto commissariare non si può, si deve! Un abbraccio dal vostro Bellerofonte.

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