Alto Adige
Consiglio pastorale: nuovo periodo di lavoro, nuova giunta
È ufficialmente iniziato il nuovo periodo di lavoro 2022-2027 del Consiglio pastorale della diocesi di Bolzano-Bressanone. Come gli altri consigli, questo organo consultivo è “espressione della sinodalità della Chiesa“, ha detto il vescovo Ivo Muser in apertura della riunione costitutiva nel fine settimana a Bolzano.
Nel prossimo quinquennio il Consiglio pastorale sarà guidato da Marina Bruccoleri e Günther Beghella come moderatori. Sul piano dei contenuti, l’organismo punta a una Chiesa aperta e in rete a tutti i livelli.
All’inizio della riunione costitutiva del Consiglio pastorale, presieduta dal direttore dell’Ufficio pastorale Reinhard Demetz, sono stati presentati i membri dell‘organismo ed è stata posta la domanda: “Per cosa arde il nostro cuore?“ Le risposte sono state variegate e focalizzate su ciò che conta: le persone, di qualunque provenienza, la nostra natura, la comunità e le relazioni.
Il compito del Consiglio pastorale, composto da sacerdoti e in gran parte laici, è quello di riflettere il sentire dell’intera diocesi, anche nelle discussioni che si aprono. Lo stesso vescovo lo ha sottolineato: ci stanno a cuore le persone, “ciò che abbiamo di più prezioso e allo stesso tempo di più fragile”.
Successivamente sono stati discussi in gruppi i temi importanti e le priorità diocesane per il futuro. Ne consegue che l’attenzione principale dovrebbe essere rivolta a una Chiesa aperta e in rete a tutti i livelli, che si prenda cura delle preoccupazioni di tutte le persone nei diversi ambiti di vita.
Nel prossimo lustro di lavoro il Consiglio pastorale sarà guidato da Marina Bruccoleri e Günther Beghella come moderatori. Della giunta esecutiva fanno parte Renate Rottensteiner, Claudio Fusaro, Eva Amplatz e d’ufficio anche il direttore Demetz, soddisfatto del grande impegno e della passione mostrati per la Chiesa.
Nella relazione sul Sinodo mondiale e sul cammino sinodale della Chiesa in Italia sono stati presentati i cosiddetti “cantieri“. Nel 2023, infatti, l’attenzione sarà rivolta in particolare a coloro che sono ai margini della società, ma anche alle idee e aspettative dei consigli parrocchiali e dei consigli pastorali unitari, per i quali sono previsti sei incontri a livello di comprensorio.
Inoltre verrà promossa la condivisione della Bibbia e, aspetto specifico della diocesi altoatesina, l’attenzione verso le diverse lingue e culture.
Al termine della seduta il vescovo Muser si è congratulato con tutte le persone elette nell’organismo e ha augurato un buon lavoro insieme, accompagnati dal motto “unità nelle cose necessarie, libertà in quelle dubbie, carità in tutte.”
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