Bolzano
Covid-19, i morti in Alto Adige salgono a 21. A Bolzano arriva l’Esercito
Non si ferma l’avanza ta del Coronavirus in Alto Adige. Sale a 21 il numero dei morti con il decesso di una bolzanina intorno ai 60 anni avvenuto ieri sera.
In provincia di Bolzano i positivi sono in tutto 555. 30 ricoverati in rianimazione su 172. Sono quasi 2mila quelli in quarantena (1855).
Il nuovo ospedale adiacente al San Maurizio è in via di apertura e comprende i due reparti di malattie infettive e terapia intensiva che dovrebbero aggiungere più di 50 posti letto in più. Si calcola che se entro il 25 marzo non si verifica un calo, potrebbe scattare il massimo allarme sul territorio.
Nel frattempo nella giornata di ieri il commissario del Governo per Bolzano, Vito Cusumano, ha deciso per lo schieramento di una cinquantina di militari già impiegati nell’operazione “Strade Sicure”.
Gli uomini dell’Esercito saranno distribuiti tra Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico. Per il pattugliamento di boschi e montagne verrà invece impiegata la Guardia forestale.
La misura non è eccessiva né incauta: su 10.876 persone controllate negli ultimi dieci giorni ne sono state denunciate 374. C’è quindi ancora troppa gente che gira per le città e la nuova ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza proprio ieri (20 marzo) parla chiaro: stop al permesso allargato per le passeggiate e le attività ricreative come da art. 1
“Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sono adottàte, sull’intero territorio nazionale, le ulteriori seguenti misure:
- a) è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;
- b) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona;
- c) sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro;
- d) nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza“.
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