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Alto Adige

Covid, la retromarcia di Kompatscher: da sabato bar chiusi. Ristoranti e negozi aperti fino alle 18

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La situazione epidemiologica legata al Covid-19, in Alto Adige, è peggiorata ulteriormente negli ultimi giorni e ci si può attendere un’ulteriore crescita dei casi di positività al SARS-CoV-2. Per questo la Giunta provinciale ha deciso per l’emissione di un’ulteriore ordinanza restrittiva che entrerà in vigore da sabato 31 ottobre fino a martedì 24 novembre.

Il provvedimento prevede la chiusura di bar, gelaterie e pasticcerie, mentre ristoranti e negozi (ad eccezione di quelli che vendono generi alimentari e delle farmacie) dovranno abbassare le saracinesce alle ore 18. Divieto assoluto per ogni tipo di evento o manifestazione, annullate anche le attività di cori e bande musicali, il divieto di spostamento dal proprio domicilio (ad eccezione che per motivi di salute, di lavoro o di necessità) sarà operativo tra le ore 22 e le ore 5 del mattino.

Non potranno svolgersi neppure le feste private, mentre sarà consentita la pratica dell’attività sportiva solamente in forma individuale con lo stop a sport di contatto e allenamenti di gruppo.

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Rimane garantita la didattica in presenza per servizi di assistenza alla prima infanzia, scuole materne, scuole elementari e scuole medie, mentre per le scuole superiori, sino a fine novembre, la didattica a distanza dovrà coprire almeno il 50% delle ore di lezione. Obbligo di indossare la mascherina di protezione, inoltre, durante le ore di didattica in presenza per tutti gli alunni e gli studenti.

Misure più rigide per i Comuni-Cluster

Oltre alle regole generali valide per tutto l’Alto Adige, sono in fase di discussione misure ancora più rigide da applicare nei cosiddetti Comuni-Cluster, ovvero chiusura totale di scuole, bar e ristoranti per 14 giorni e spostamenti da e verso i Comuni solo in casi di estrema necessità.

Al momento la questione riguarda Laives, Sarentino, Campo di Trens, Racines e Malles, mentre a partire da sabato non saranno più considerati come “focolai” i Comuni di Monguelfo-Tesido e Sesto Pusteria, dove saranno applicate le medesime limitazioni valide per il resto del territorio provinciale.

I risultati raggiunti in questi ultimi due paesi – ha concluso il presidente Kompatscher – devono farci capire che, con le misure necessarie e la collaborazione della popolazione, possiamo vincere questa battaglia“.

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