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Italia ed estero

Gli attivisti imbrattano le opere d’arte in nome dell’ambiente e Piantedosi valuta nuove norme

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Non è la prima volta per gli attivisti di Ultima Generazione che nei mesi scorsi si erano già scagliati duramente contro l’arte nel nome della natura e la sostenibilità. Ieri, è toccato alla statua di Cattelan a Milano, comunemente nota come “il Dito” che in segno di protesta è stata imbrattata da alcuni giovani con una vernice arancione.

Alla base della protesta oramai sempre la stessa motivazione, il rispetto dell’ambiente. Infatti, oltre ad essere stato imbrattata, sulla scultura è stato esposto lo striscione: “Stop sussidi al fossile”.

Lo stesso movimento attraverso una nota avrebbe spiegato così i motivi del gesto: “L’azione non violenta coinvolge la base di un monumento che simboleggia una provocazione e un monito contro lo strapotere finanziario: la scultura rappresenta una mano atteggiata al saluto romano, ‘mutilata’ di tutte le sue dita, fuorché’ il medio, posizionata in Piazza degli Affari, di fronte al palazzo della Borsa”. “Ultima Generazione vuole richiamare l’attenzione su come le scelte dei decisori politici e finanziari siano ancora lontane da un’ottica di sostenibilità e da una giusta visione di futuro”: aggiungono.

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L’intenzione dei ragazzi sembra essere quindi quella di mandare un messaggio sull’indifferenza rispetto al collasso climatico ed ecologico. Fortunatamente, la statua è stata ripulita e tre dei ragazzi sono stati accompagnati in Questura.

Su quanto accaduto, si è fatto avanti durante un’intervista il ministro dell’Interno Piantedosi che ha commentato, ammettendo la necessità di “interventi normativi che possano tenere conto di queste situazioni”. Il ministro infine, comunica di aver aperto un tavolo con il Ministro Nordio, proprio per affrontare questi problemi.

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