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Politica

Guazzabuglio Covid, lettera aperta di Barchetti (Vox Italia)

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Non è ancora giunto il momento di tirare le somme di questo ‘pandemico guazzabuglio‘ (cit. Prof. Palù) ma certamente qualche ironica e tagliente riflessione possiamo già evidenziarla.

Viviamo in un mondo dove la cieca obbedienza è figlia della paura, dove il dubbio è canzonato e la critica, di  ciò che non è massivamente conforme, taciuta. Il virus è una realtà esistente in un palcoscenico di mezze verità, di confusione, di contraddizioni, di bugie, di silenzi, di incertezze e di terrore, dove al centro ci siamo noi sballottati e bombardati da dati, numeri, bollettini di guerra, di guide dette oggi e contraddette domani.

Come facciamo a sentirci al sicuro su questa barca se il timoniere non sa da che parte andare? Con la paura abbiamo accettato inerti ed inebetiti disposizioni alquanto dubbie come lo scaldacollo mesi fa proposto dalla nostra governance come utile protezione. Sono di Kompatscher le parole che eccheggiano stravaganti: ‘Coprirsi naso e bocca con lo scaldacollo è utile per ridurre il rischio e chi dubita dell’utilità può andare ad informarsi sui siti scientifici’. Per tale sciamanico consiglio ringraziamo anche l’assessore Widmann per i 500.000 euro dati al cugino produttore di tale miracoloso scaldacollo.

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E noi abbiamo accettato, creduto e come devoti fedeli obbedito indossandolo sicuri di massima protezione.

Abbiamo anche creduto in febbraio alle parole di Ricciardi, consigliere del ministro della salute Speranza per emergenza covid19, commendatore della repubblica per meriti in campo scientifico e medico, membro dell’OMS, sono sue le parole “le mascherine per le persone sane non servono a niente” e noi abbiamo creduto. Anche Alberto Villani, portavoce del comitato tecnico scientifico, in un’intervista al Corriere della Sera ha esplicitamente rivelato in febbraio ” le mascherine sono un simbolo di attenzione per se stessi e per gli altri, non importa se non hanno valore scientifico”  (non importa? e allora perche le multe?)

Poi  Conte decide di dare in appalto la produzione di 27 milioni di mascherine al giorno alla Fca (presid  J.Elkann nipote di Agnelli) senza gara d’appalto, cambia tutto. Ricciardi rivela a marzo il contrario forse non più sicuro dei suoi studi, anche Villani e molti altri si adeguono. Le mascherine diventano obbligatorie e noi a comprare le piu belle, colorate con i brillantini perche crediamo che un pezzo di carta o di stoffa intrappoli le zampette del virus.

Sono mesi e mesi che ci bombardano con la narrazione dei dati, dei numeri, uno scenario apocalittico, ma avete mai visto un governo che terrorizza e semina il panico tra la popolazione? Intendo in un periodo di pace? Tra l’altro è pure punibile dalla legge del codice penale.

E noi ancora in mezzo a tutto il guazzabuglio, confusi, alcuni scettici altri creduli e fiduciosi mentre il governo, nazionale e locale, ci incolpa se i numeri salgono, e peggio ancora, ci incolpiamo a vicenda, homo homini lupus, chi non si adegua non ha senso civico, vuole il nostro male. Colpevolizza la vittima, è un fenomeno molto diffuso nella nostra società ed usato molto nelle tattiche manipolatorie.

Una settimana fa i numeri erano in aumento, il 15 novembra a Bolzano con 2926 tamponi 628 positivi. Poi nasce un’altra idea, partorita dalla Provincia che brama essere sempre la migliore di tutte, ecco lo screening di massa.

I dati cambiano, da 16% si passa allo 0,9%. Viene quindi da chiedersi quale delle due analisi risulti falsa, errata, forse il metodo di stima? Oppure è facile giocare con i numeri; se si  volesse  aprire gli impianti sciistici si potrebbe  testare la popolazione sana, i numeri scenderebbero e poi se si  volesse di nuovo la chiusura si potrebbe testare i sintomatici.

E se anche il governo, per qualche motivazione… usasse lo stesso trucchetto? Per il momento con lo stato di emergenza si giustifica ogni privazione dei diritti costituzionali, primi tra tutti la libertà personale, di movimento ed il diritto al lavoro.  Poi tornerà tutto come prima,  ma ne siete davvero sicuri?  O nulla è più definitivo del provvisorio?

E se fosse un nuovo periodo storico quello che stiamo vivendo? Un nuovo assetto mondiale dove vediamo contrapposto il globo occidentale a quello orientale, dritti dritti verso la quarta rivoluzione industriale? Non è solo covid 19 quello che stiamo vivendo. Ma è piu facile accendere la tv e non pensare“.

La lettera aperta è di Cristina Barchetti, coordinatrice regionale ed ex candidata sindaco per Vox Italia a Bolzano.

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