Il branco colpisce ancora

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C’è la mano del branco. Ancora una volta. Li hanno visti, venerdì sera, mentre lasciavano la stazione. Evidente il loro stato di eccitazione, evidente la consapevolezza di essere praticamente intoccabili.

Minori, dice la legge. Minorati si dice commentando il risultato. E così, ancora una volta, il “solito” gruppetto – ne hanno contati otto – ha scorrazzato in lungo e in largo per le vie del paese, puntando, stavolta, l’attenzione sui punti di sosta viaggiatori della stazione ferroviaria, sorta di cabine aperte, realizzate di recente per garantire un’attesa protetta dalle intemperie.

Ebbene, è bastato un raid e tra le risate, il pesante cristallo laterale che protegge da vento e pioggia è andato in frantumi. Tra gli evviva.

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È la nuova civiltà che avanza, complici quelle regole che hanno contribuito, negli anni, a tagliare riducendo all’osso, il personale di controllo. Complici quelle leggi che consentono al fermato, di essere fuori prima di chi, tra le forze dell’ordine, viene ingabbiato in documenti e firme.

Nessuno può azzardare, infine, l’ipotesi che si sia trattato di un urto accidentale: entrambi i cristalli, quello a nord e quello a sud, sono andati in frantumi.

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