Connect with us

La parola all avvocato

La diffamazione via social, quando si rischia una querela?

Pubblicato

-

Condividi questo articolo

Cari lettori,

dopo la breve pausa estiva riprende la mia rubrica giuridica del venerdì, pubblicata in via straordinaria anche oggi, lunedì 16 settembre. Questa settimana do il benvenuto e “cedo la penna” all’avvocato Fernando Pontecorvo di Bolzano, esperto in diritto penale con il quale, in passato, ho avuto più volte il piacere di collaborare.

Il Collega affronterà oggi il tema della diffamazione a mezzo social network ed una volta al mese interverrà nella rubrica con un argomento in materia penale, anche in risposta alle Vostre domande.
Buona lettura!



Avv. Laura Vendrame

La diffamazione via social, quando si rischia una querela?

Il reato di diffamazione è disciplinato dall’art. 595 del codice penale in cui, al primo comma, si legge: “Chiunque, fuori dai casi indicati nell’articolo precedente, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino ad € 1.032”.

Il bene giuridico che il reato in esame tutela è la reputazione, ergo la dignità sociale della persona, la sua stima diffusa nell’ambiente sociale, l’opinione che gli altri hanno del suo onore e del suo decoro.

La domanda che comunemente ci si pone è la seguente: dove finisce il diritto di critica e di epressione, tutelato dall’art. 21 della nostra Costituzione, ed inizia il reato di diffamazione? Quali sono i confini da non oltrepassare per non rischiare di dover rispondere del reato in esame?

Il limite, ovviamente, non può essere stabilito con una definizione unica ma deve essere valutato di caso in caso tenendo in debita considerazione il contesto nel quale l’espressione si sviluppa e le persone che risultano coinvolte.

Di certo è pacifico come espressioni che trasmodino in un’incontrollata aggressione verbale del soggetto criticato e si concretizzino nell’utilizzo di termini gravemente infamanti e inutilmente umilianti superano il limite della continenza nell’esercizio del diritto di critica.

Infatti anche nei contesti all’interno dei quali le dispute tra i loro protagonisti risultano essere più accentuate (si veda il mondo della politica), sono ammessi toni di disapprovazione anche aspri ma sempre a condizione che non si giunga a meri attacchi personali, inutilmente offensivi, capaci solo di ledere, appunto, la reputazione del destinatario dell’espressione.

Per potersi configurare il reato di diffamazione non è però sufficiente l’utilizzo di espressioni capaci di offendere l’altrui reputazione, ma risultano necessari ulteriori due requisiti: l’assenza dell’offeso e la comunicazione dell’espressione lesiva a più persone.

In riferimento a quest’ultima circostanza assume particolare rilievo il comma terzo dell’art. 595 del codice penale in cui si afferma che: “se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore ad € 516

Il Legislatore ha appositamente previsto tale ipotesi aggravata di diffamazione in virtù del fatto che tali strumenti (la stampa o qualsiasi altro mezzo di pubblicità), per loro natura, essendo in grado di raggiungere un numero indefinito (ergo numeroso) di persone aumentano la capacità lesiva dell’espressione diffamante, e perciò costituiscono condotte da punire con maggiore severità.

Tale disposizione si deve ritenere applicabile anche alle condotte diffamatorie poste in essere tramite l’utilizzo di bacheche “facebook” e/o social network simili.

Infatti, la Cassazione è chiara nell’affermare come: “L’uso dei social network, e quindi la diffusione di messaggi veicolati a mezzo internet, integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595, comma 3°, c.p., in quanto trattasi di condotta potenzialmente in grado di raggiungere un numero  indeterminato o, comunque, quantitativamente apprezzabile di persone, qualunque sia la modalità informatica di condivisione e di trasmissione” (Cass. Pen. Sez. V, 23/01/17, nr. 8482).

Quanto ora riportato assume particolare importanza in un periodo storico in  cui, erroneamente, in molti ritengono che i social network (o la Rete in generale) costituiscano una zona di libertà assoluta in cui poter scrivere tutto e il suo contrario senza doverne in alcun modo rispondere.

In realtà la legge tutela il sacrosanto diritto alla critica di ciascuno ma allo stesso tempo punisce severamente chi utilizza espressioni lesive della reputazione altrui, specialmente se poste in essere con l’utilizzo di social network o altri mezzi di pubblicità.

Bolzano Provincia2 giorni fa

Sperona l’auto dei Carabinieri e scappa: nei guai un 25enne

Oltradige e Bassa Atesina2 giorni fa

Droga e sicurezza stradale: stretta dei Carabinieri al casello autostradale. Sequestri di hashish e marijuana

Bolzano Provincia2 giorni fa

Commercio natalizio a due velocità: Mercatini forti, negozi tradizionali cauti

Bolzano3 giorni fa

Acciaierie, la Giunta conferma la regolarità della gara e annuncia nuovi colloqui a gennaio

Bolzano3 giorni fa

Cambio ai vertici della Prefettura: Cusumano lascia Bolzano, arriva Travaglini

Bolzano Provincia3 giorni fa

Omicidio nel parcheggio tir di Bolzano sud: l’autopsia conferma cinque coltellate, una mortale al cuore

Bolzano Provincia3 giorni fa

Polizia Locale: in arrivo due taser in prova

Bolzano Provincia3 giorni fa

Incendio nella notte in un edificio residenziale: salvate quattro persone

Trentino3 giorni fa

Green Grill – Info & Sapori: aperto il bando per la nuova gestione del punto simbolo della Val di Cembra

Bolzano Provincia4 giorni fa

Danneggia un’auto e ruba oggetti per 90 euro: una denuncia e accertamenti in atto

Laives4 giorni fa

Controllo biglietti finisce con minacce di morte ai controllori: denunciato un giovane

Bolzano Provincia4 giorni fa

In Alto Adige arriva il “Patentino dello Smartphone” per aiutare le famiglie

Bolzano4 giorni fa

Oltre un milione di passeggeri sulla funivia del Renon, è un record

Bolzano4 giorni fa

Si intrufola in un garage e danneggia l’auto: 25enne arrestato dopo aver aggredito un agente

Bolzano Provincia5 giorni fa

Furto in tabaccheria: 22enne riconosciuto dalle telecamere e denunciato

Bolzano Provincia6 giorni fa

Truffatori in divisa: smascherata la banda dei finti agenti della Polizia Postale

Bolzano Provincia2 giorni fa

Sperona l’auto dei Carabinieri e scappa: nei guai un 25enne

Bolzano6 giorni fa

Blitz di sicurezza ai Mercatini di Natale di Bolzano: cinque denunce durante il ponte dell’Immacolata

Bolzano6 giorni fa

Bolzano troppo cara per i poliziotti: Ambrosi (FdI) chiede alloggi agevolati e un polo formativo a Rovereto

Bolzano Provincia7 giorni fa

Importuna ragazze, aggredisce i buttafuori e deruba clienti: arresto in un locale

Trentino7 giorni fa

Tragedia a Sover, in Val di Cembra: una donna perde la vita nell’incendio di casa

Bolzano Provincia6 giorni fa

Incendio in una cantina: notte d’intenso lavoro per i Vigili del fuoco

Alto Adige6 giorni fa

Volksbank sotto accusa: nuove condanne per il collocamento irregolare delle azioni

Bolzano6 giorni fa

Sciopero nazionale dei servizi ambientali: a rischio raccolta rifiuti e pulizia strade a Bolzano e Laives

Bolzano Provincia5 giorni fa

Mercato del lavoro: il potenziale occupazionale dell’Alto Adige supera le 10.000 unità

Bolzano Provincia5 giorni fa

Controlli rafforzati ai mercatini di Natale: diverse denunce e salvata una bimba in crisi respiratoria

Bolzano Provincia5 giorni fa

Innsbruck, aperto il secondo processo a René Benko: possibile sentenza già in giornata

Bolzano Provincia5 giorni fa

Sacerdote austriaco denuncia abusi subiti quarant’anni fa: “Lo faccio per dare coraggio agli altri”

Bolzano Provincia5 giorni fa

Furto in tabaccheria: 22enne riconosciuto dalle telecamere e denunciato

Bolzano Provincia5 giorni fa

Capretta bloccata sulle rocce recuperata dal soccorso alpino

NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti