Alto Adige
Le famiglie altoatesine possono beneficiare di un sostegno economico

Nella sua recente riunione, la Consulta per la Famiglia ha discusso, tra l’altro, delle principali novità sulla nuova prestazione a favore delle famiglie. Eugenio Bizzotto, direttore dell’Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico (ASSE) ha riferito che dall’inizio di luglio già 6.250 famiglie hanno già inoltrato domanda per l’assegno familiare provinciale.
Poco più della metà di queste sono state presentate attraverso un patronato, mentre gli altri richiedenti hanno compilato la domanda attraverso myCIVIS, l’area riservata per utilizzare i servizi online della Rete civica dell’Alto Adige.
Soprattutto i nuclei famigliari che hanno già calcolato l’ISEE possono compilare il modulo online e presentarlo all’Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico. Non appena poi la famiglia riceve l’assegno statale per i figli, ha anche diritto a ricevere il bonus una tantum, pari a 400 euro per ogni figlio. Il bonus viene poi erogato automaticamente con una delle successive rate mensili dell’assegno provinciale per i figli. In questo caso non è necessario presentare un’ulteriore domanda.
Oltre 50.000 domande per l’Assegno Unico
Waltraud Deeg, assessora provinciale alla Famiglia e presidente della Consulta, ha inoltre ricordato che le famiglie possono fare richiesta del nuovo assegno familiare unico, online o tramite un patronato presso l’INPS. “Finora quasi 52.500 famiglie altoatesine hanno fatto domanda all’INPS per l’Assegno Unico e complessivamente sono stati erogati circa 42 milioni di Euro”, ha riferito l’assessora provinciale.
Con le autorità statali lo scambio di informazioni è costante e uno degli obiettivi è quello di garantire un sostegno concreto anche per le famiglie con bambini disabili. Di questo aspetto hanno parlato, tra gli altri, la vicepresidente Luisa Gnecchi e il presidente dell’INPS Pasquale Tridico, che ha recentemente visitato Bolzano.
L’Assegno Unico spetta per ogni figlio minorenne a carico e per ciascun figlio maggiorenne a carico fino al compimento del ventunesimo anno di età.
“È possibile ricevere il contributo anche senza dichiarazione ISEE”, ha sottolineato Deeg durante l’incontro. I membri della Consulta per la Famiglia invitano inoltre le persone a richiedere il sostegno finanziario della Provincia e dello Stato, in modo che le famiglie possano beneficiare dei fondi che vengono messi a disposizione.
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