Arte e Cultura
“Message in the bottle”: l’arte per superare le distanze. Fino al 30 dicembre la mostra virtuale di Team Base Zero
Nell’ambito dell’edizione 2020 del bando Generazioni, il collettivo di artiste e artisti altoatesini Team Base Zero ha organizzato un percorso di riflessione sul tema della comunicazione ai tempi del Covid-19. La pandemia ha sconvolto le nostre vite, modificando il modo di socializzare ed entrare in relazione.
In nostro soccorso sono arrivate le nuove tecnologie, prezioso strumento di comunicazione e socialità. Da qui è partito Base Zero, che ha poi coinvolto nella riflessione gli studenti e le studentesse di quattro istituti superiori e dell’università di Bolzano.
L’obiettivo era mettere a loro disposizione uno spazio di ascolto, dando loro la possibilità di esprimersi su questo tema e lanciare un messaggio orale da trasformare in comunicazione visiva.
Gli artisti di Base Zero hanno curato le interviste, selezionato i 7 messaggi più significativi convertendoli in altrettante opere d’arte pittorica. Da oggi e fino al 30 dicembre, il racconto di questo percorso sui social.
Uno dei temi di maggiore attualità in questo 2020, così segnato dall’emergenza Covid-19, è stata la “comunicazione”. Un semplice, invisibile, minuscolo virus ha sconvolto le nostre certezze e abitudini, catapultandoci in una realtà che prima vedevamo solo nei film di fantascienza. Siamo stati costretti a modificare l’approccio alle nostre relazioni e alla comunicazione, il distanziamento sociale ci ha fatto abbandonare il contatto fisico e ora ci impedirà di trascorrere le Feste con le persone che amiamo.
Abbiamo modificato il nostro modo di lavorare, di fare sport, di procurarci il cibo. Siamo diventati diffidenti e sospettosi, fisicamente ‘distanti’ gli uni dagli altri.
Ma questa “distanza” sociale esiste veramente? La tecnologia e i moderni mezzi di comunicazione ci permettono di connetterci con chiunque e di videocomunicare gratuitamente in ogni parte del mondo senza rischi di contagio. Come pronosticato da Marshall McLuhan con la sua definizione di “villaggio globale”, ci siamo abituati a inviare comunemente messaggi in rete utilizzando social media e altre forme di aggregazione virtuale.
Parte da queste riflessioni “Message in the bottle”, il progetto che il collettivo di artiste e artisti altoatesini Team Base Zero ha proposto nell’ambito del bando Generazioni 2020. Il passo successivo è stato quello di coinvolgere gli studenti e le studentesse di quattro istituti superiori e dell’università di Bolzano.
Attraverso una serie di interviste a distanza, i giovani sono stati invitati a esprimere il proprio punto di vista sulla pandemia e sul lockdown, lanciando un messaggio nel palcoscenico virtuale a loro disposizione. I sette messaggi più significativi sono diventati poi altrettante opere d’arte, una per ciascun artista del team.
Le opere avrebbero dovuto essere esposte a inizio dicembre, per poi essere donate agli studenti che hanno partecipato al progetto. La recrudescenza della pandemia, con la chiusura degli spazi di esposizione, ha costretto però gli organizzatori a cambiare programmi. Se l’esposizione fisica delle opere d’arte è rimandata al 2021, non si ferma però il progetto, che prosegue con una serie di iniziative online.
A partire da oggi, lunedì 14 dicembre, e fino a mercoledì 30, il gruppo Base Zero inizierà a proporre sui social il backstage di “Message in the bottle”. Una vera e propria mostra virtuale, con l’obiettivo di raccontare giorno per giorno il percorso che ha portato alla creazione delle opere pittoriche come step finale.
Tutto questo attraverso i messaggi elaborati dagli studenti e le riflessioni degli artisti, ma anche con i frame del video realizzato per documentare il progetto. I canali utilizzati saranno quelli dell’artista Laura Benaglia Nones, coordinatrice di Base Zero (facebook.com/laurabenaglianones e instagram.com/laurabenaglianones) e quelli di Team Base Zero (facebook.com/teambasezero e instagram.com/teambasezero).
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