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Politica

Notte dei fuochi, Urzì: “Dalla Svp sceneggiata vittimistica”. E spunta la giornata ‘per non dimenticare’

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La Svp cala le carte in tavola: L’Alto Adige? “Parliamo di una terra divisa che si ritrova straniera all’interno di un altro Stato”. Questo come premessa per richiedere un ennesimo inutile gruppo di lavoro che unisca storici e studiosi di lingua tedesca e italiana per realizzare sulla base del solito frainteso (e proporzionale) spirito di condivisione le ragioni di un’altra ennesima giornata “per non dimenticare”.

Per non dimenticare cosa? Ho chiesto – afferma il consigliere regionale e provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì – . Non chiedete a noi di partecipare a questa ennesima sceneggiata (di venduti e collaborazionisti ossequiosi ne abbiamo contati già parecchi nella storia) per celebrare quello che nella mozione proposta dalla Svp è scritto con totale chiarezza: non dimenticare la notte dei fuochi, l’autonomia, l’avvento del fascismo, insomma la solita straziante narrazione della nostra terra. Straniera in un altro Stato.

Non intendevamo dire così, la traduzione è errata, precisa poi il capogruppo Lanz per tentare di correggere il tiro. Volevamo dire che eravamo stranieri in un nuovo Stato dopo la prima e seconda guerra mondiale. Ma intanto il significato non cambia: si chiede la collaborazione agli Italiani (ossequiosi) presentando però come modello quello di Silvius Magnago.

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Quando si confonde il partito con le istituzioni si fa sempre male, ho accusato, perché allora è il regime che si celebra e da queste operazioni non può che uscirne una operazione retorica. Autocelebrativa. Non in mio nome ho ribadito, non in mio nome farete una giornata per non dimenticare tutto quello che non volete dimenticare dimenticando tutto quanto da sempre dimenticate“.

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