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Alto Adige

Parchi naturali: stage formativo per gli assistenti stagionali

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Nei mesi estivi del 2022, 17 assistenti stagionali per le aree protette hanno prestato il loro servizio nei sette Parchi naturali dell’Alto Adige per un periodo da tre a sei mesi.

 “Durante l’alta stagione è indispensabile garantire un servizio di informazione costante all’interno dei Parchi naturali“, spiega l’assessora provinciale competente. “Il compito degli addetti è quello di informare i visitatori sulle particolarità dei Parchi naturali, inducendoli così a un comportamento corretto da adottare”.

Oltre al loro impiego all’interno del parco, i dipendenti stagionali operano con entusiasmo e competenza nei centri visite e presso gli accessi principali dei parchi naturali. Per svolgere al meglio il loro compito, gli addetti stagionali ricevono dai responsabili dei Parchi naturali tutte le informazioni necessarie in materia di natura e paesaggio e di gestione delle aree protette. All’interno di questo quadro formativo, ampio spazio viene dedicato anche al primo soccorso e al servizio antincendio.

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La visita alla Grotta del Conturines

Il momento culminante e conclusivo del programma di formazione di quest’anno si è tenuto ieri (14 settembre) con l’esplorazione della Grotta del Conturines, a 2.750 metri di altitudine sopra San Cassiano in Val Badia, nel Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies.

Durante questa giornata, non solo siamo stati insieme sulle tracce dell’orso delle caverne, ma abbiamo dedicato parte del nostro tempo per riflettere sul lavoro svolto, creando le basi per nuove idee da adottare in futuro”, ha spiegato il direttore dell’Ufficio naturaLeo Hilpold.

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La Grotta del Conturines è stata scoperta nel 1987. È il sito più alto al mondo in cui oltre trent’anni fa è stata fatta una scoperta eccezionale, grazie al rinvenimento di resti fossili appartenenti ad un orso delle caverne che viveva lì circa 40.000 anni fa. L’orso delle Conturines fu denominato Ursus ladinicus.

La guida escursionistica Alfred Erardi ha fornito informazioni sulla grotta e sulla biologia dell’orso delle caverne, mentre gli addetti hanno potuto ammirare le figure stalattitiche all’interno della grotta.

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