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Ambiente Natura

Progetto area ex Cattoi, Hager: «Dialogo difficile con il Sindaco Mosaner»

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Si torna a parlare dell’area ex cattoi, questa volta da una posizione privilegiata, visto che di fatto il comune ha impedito che lo spazio potesse essere usato almeno come parcheggio pubblico.

La proprietà dell’area, la società VR101214 srl nel figure degli altoatesini dott. Heinz Hager e dell’Ing. Paolo Signoretti, ha incontrato i giornalisti locali all’interno di quella che definisce un’area, una proposta di sviluppo, di alto profilo.

Dopo qualche battuta iniziale l’ing. Signoretti illustra i dettagli del progetto di intervento, evidenziando quanto le linee guida che hanno mosso la progettazione dell’area non solo rispettino il piano attuativo che il comune aveva già approvato ma, ne apportino un deciso miglioramento dal punto di vista del minore impatto ambientale, della possibilità di offrire alla città un parco verde attrezzato (15.000 mq), contribuire a risolvere il problema dei parcheggi offrendo al comune 180 posti auto coperti e valorizzando l’area con interventi abitativi e commerciali che non superino i due piani di altezza (sull’altra sponda di viale Rovereto ci sono costruzioni di 4 piani).

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Tornando sull’impronta visiva percepita anche da quote più alte, Signoretti fa notare che perfino le coperture abitative avranno una superficie plantumata per integrarsi totalmente nella cornice del parco.

Hager e Signoretti arrivano all’incontro su due biciclette elettriche e la conferenza si tiene tra due vele posizionate questa mattina sull’area che riportano l’immagine del progetto.

I toni restano sereni nel confronto con i diversi rappresentanti dei media intervenuti.

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Hager torna a sottolineare la difficoltà di dialogo con il Sindaco Mosaner nonostante l’operazione di ascolto lanciata dal comune qualche mese fa, lamentando risultati (pochi) dall’indirizzo non chiarissimo e soprattutto la mancanza di informazioni e possibilità di oggettive valutazioni comunicate alla cittadinanza sulla loro proposta.

Addirittura, nel tentativo di poter dialogare senza strumentalizzazioni con la cittadinanza rivana, era stato chiesto al comune di poter posizionare un’immagine del rendering progettuale all’interno dell’area.

Richiesta che il comune, a due mesi dalla presentazione della stessa, “invita a ritirare”.

Facili i rimandi ad altre “lettere bavaglio” che hanno avuto esiti non edificanti.

Non si perde occasione neanche per evidenziare i toni tornati a riecheggiare nelle affermazioni dell’area PD rivana (come riportato da un quotidiano provinciale di domenica 9 settembre) sulla “gestione della proprietà che è abbiamo acquisito che hanno il sapore pericoloso di attacchi al grido di ESPROPRIO PROLETARIO”, continua Hager.

Il dialogo va cercato all’interno di un modello di confronto che faccia della correttezza il proprio perimetro, ribadiscono entrambi, e senza voler passare per dei meri benefattori della città, ribadiscono che su altre realtà dove ci sono state amministrazioni pronte al confronto, in tempi brevissimi si è riusciti a far partire progetti di riqualificazione urbana e territoriale di grande valore per le comunità.

Citano il progetto ex Marangoni su Rovereto o quello sul quale si discuteva da parecchi anni a Verona, sull’area dell’ex manifattura tabacchi.

«Certo è – conclude Hager –  finchè vengono sostenuti tali atteggiamenti e chiusure al dialogo da parte del sindaco Mosaner, diventa improbabile anche per altri imprenditori pensare a investimenti di valore sull’area rivana».

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