Alto Adige
Scatta stanotte l’ora legale, lancette avanti di un’ora
Lancette da spostare in avanti e un’ora di sonno in meno. È arrivato il week end del ritorno dell’ora legale, con l’addio all’ora solare. Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023, infatti, le 2 diventeranno le 3.
Alle 2.00 di notte le lancette si spostano in avanti di un’ora. Dormiremo dunque un’ora in meno, ma guadagneremo un’ora di luce nel pomeriggio. E soprattutto si risparmierà energia, e di questi tempi non è poco per davvero.
L’ora legale arriva dopo l’equinozio di primavera: scatta l’ultima domenica di marzo – quest’anno il 26 – e termina l’ultima domenica di ottobre, quando si torna all’ora solare.
L’adozione dell’ora legale è però un tema di cui si discute in Europa, tra costi per la salute – provoca uno scompenso nelle abitudini e nel ciclo del sonno delle persone – e, come detto, l’innegabile vantaggio del risparmio energetico.
Il fisico e l’organismo impiegheranno alcuni giorni ad adattarsi al cambio dell’ora, a causa dell’orologio biologico legato ai ritmi circadiani che si trovano in difficoltà quando avvengono cambiamenti di orario e nel ritmo sonno veglia. L’ora legale resterà in vigore fino al 29 ottobre 2023, quando ci sarà poi un ritorno all’ora solare, con le lancette che andranno portate indietro.
La Commissione Europea aveva già chiesto la soppressione del cambio d’ora già dal 2019, con il mantenimento per tutti dell’ora legale, l’orario estivo, per intenderci, ma la richiesta è stata bocciata e l’abolizione del cambio rimandata al 2020 e poi ancora nel 2021 e a causa della pandemia per ora sospesa, lasciando ad ogni Paese la facoltà di decidere a quale dei due “fusi orari” attenersi.
Non si tratta comunque solo di un’ora di sonno in meno e la necessità di risparmiare globalmente energia ma, com’è noto, questa pratica, che da noi è in uso dagli anni ’60, ma un cambiamento che provoca una serie di conseguenze sui normali bioritmi che sono stati anche oggetto di studio per alcune conseguenze negative non difficilmente percepibili: tra tutte, un aumento degli attacchi cardiaci.
“L’inizio dell’ora legale, scrivono ad esempio i ricercatori del Karolinska Institut di Stoccolma, sono come un enorme esperimento naturale. In particolare noi abbiamo notato un aumento del 4% degli attacchi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione“.
Un’analisi della American Academy of Neurology ha dimostrato che gli effetti sull’orologio biologico del cambio dell’ora aumentano del 25% il rischio di ictus nei malati di cancro, e del 20% negli over 65. Oltre al rischio cardiaco molto studiati sono gli effetti del cambio sul sonno.
Ci sono però ovviamente anche dei lati positivi derivanti dal cambio. Il primo, quello per cui è nata la pratica, è il risparmio energetico. Gli esperimenti condotti sul ‘laboratorio’ costituito dall’ora legale hanno svelato anche effetti positivi sulla salute.
La possibilità di avere più ore di luce nel pomeriggio, ad esempio, aiuta a combattere l’obesità infantile, mentre una ricerca pubblicata sul Journal of Safety Research ha trovato che la luce naturale serale diminuisce il rischio di incidenti stradali.
Sulla scorta di quanto sostengono tali ricerche nella nostra società si tende a dormire troppo poco rispetto al necessario ed in tal senso anche un’ora in meno può comportare effetti evidenti sui nostri comportamenti.
Peraltro, v’è da sottolineare che il nostro organismo ha bisogno di almeno un giorno per regolare l’orologio interno biologico.
In tal senso i medici che si sono occupati della questione consigliano di andare a dormire un’ora prima del solito il sabato o, ancora meglio, di cominciare ad anticipare i tempi già una settimana prima.
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