Società
Sudtirolesi del Sud: il gruppo festeggia il suo primo meeting. E a breve arriverà l’associazione
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“L’importanza delle nostre radici. Chi siamo noi, da dove veniamo e dove vogliamo andare.
Non possiamo dare risposta a questi interrogativi se non comprendiamo esattamente quali siano le nostre origini, la storia della nostra famiglia, e se non trasmettiamo queste informazioni ai nostri figli e ai nostri nipoti.
Puoi andare a vivere in capo al mondo, circondarti delle cose più belle, divertenti ed appaganti del mondo, ma se hai perso il contatto con le tue radici, con quel nucleo essenziale di emozioni e di ricordi, rischierai sempre di essere portato via dal vento, lontano da te stesso“.
Queste le parole di Luca Crisafulli, siciliano, avvocato giuslavorista, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Bolzano e fondatore di uno dei gruppi ad oggi più nutriti (e partecipati) del social altoatesino: Sudtirolesi del Sud.
“Un gruppo che nasce con il dichiarato intento di fungere da grande giardino, una terra fertile a disposizione di tutti, affinché ciascuno di noi possa portare qui le proprie radici e innaffiarle di tanto in tanto – prosegue Crisafulli – . C’è chi è arrivato qui per lavoro, chi per amore, chi per caso e chi per disperazione. Qualcuno c’è nato, qualcun altro c’è tornato. Qui si è studiato, cresciuto, pianto e gioito. Qui sono nati i nostri figli. Alcuni sono già andati via, convinti di non tornare, per poi ritrovarsi qui“.
L’amore per il proprio centro sud e l’affezione per la terra altoatesina. Questo caratterizza l’aggregato speciale di una realtà nata in sordina e che in brevissimo tempo ha già raccolto un ottimo numero di adesioni, fino a superare i 200 membri. Ed è solo l’inizio, assicurano gli amministratori.
Pochi giorni fa, si è deciso di consacrare questo nuovo sodalizio festeggiando con il primo meeting tra “terroni altoatesini”, come scherzosamente si definiscono, che amano l’Alto Adige e nel contempo continuano a coltivare ciò che di più prezioso ha lasciato loro l’esperienza, ovvero la ricchezza di culture diverse.
Insieme a Luca Crisafulli, tra gli organizzatori della serata e moderatori del gruppo, anche l’insegnante e giornalista Francesca Morrone, pugliese di Taranto e meranese di adozione. Con loro gli amministratori Maria Moschella e il collega Carmelo Salvo.
Ma all’interno del gruppo si arriva un po’ da tutte le parti: oltre a Puglia e Sicilia ci sono anche le rappresentanze della Calabria, di Roma e del Lazio, di Napoli e la Campania, del Molise e della Basilicata.
E come non ricordare lucani doc come Max Maglione, potentino da anni trapiantato in provincia di Bolzano, fondatore dell’altro gruppo social più famoso della provincia, Bolzano in Comune, che ha dichiarato di aver partecipato molto volentieri a una serata che preannuncia “la nascita di una grande realtà“.
Lui che di progetti ambiziosi ne sa qualcosa data l’intenzione, a quanto pare, di presentare una propria lista civica in vista delle prossime comunali del 2020.
Sopra, da sinistra a destra, Luca Crisafulli, Max Maglione e Francesca Morrone e sotto, Crisafulli durante il discorso di apertura del meeting.
Non solo gruppo Facebook però, perché a breve, Sudtirolesi del Sud potrebbe diventare une vera e propria associazione: nessuna intenzione politica sia chiaro, ma di raccolta intorno al caldo focolare della riscoperta delle proprie radici che aggregherà molte più persone (e iniziative) di quante ne potremmo immaginare.
Con una grande tavolata, nell’atmosfera tipica del convivio e all’interno della splendida cornice del ristorante da Egger a Terlano, il tutto dunque è stato ufficializzato. Ma non finisce qui per Sudtirolesi del Sud, che ha fissato il prossimo appuntamento, scommettiamo ancora più partecipato, per la metà di settembre (“E questa volta dovremo impegnarci ancora di più per trovare una location in grado di accogliere tutti“, ha ribadito Crisafulli).
E continua: “Ci siamo sposati, abbiamo trovato l’amore o abbiamo convinto il nostro amore a seguirci.
Il sud è per noi una terra calda ‘come avesse sangue e anima‘, un mare infinito che ti circonda e ti rende libero di esplorare il mondo nella consapevolezza che attraverso il mare potrai sempre tornare a casa“.
E l’Alto Adige?
“Una culla che ti avvolge, un luogo sicuro ed ameno che ti comprende, ti dà ascolto, si prende cura di te e della tua famiglia. E dove il mare e lo scirocco incontrano Dolomiti e Föhn, ecco, li risiedono le nostre radici.
Abbiamo sangue che sa di mare, la nostra testa tra le montagne ed il nostro cuore diviso a metà. Qualcuno ci vede solo come ospiti, molti vedono in noi una risorsa in più per questa magnifica terra. Amiamo l’Alto Adige, anche questa è casa nostra“.
Siamo anche noi sudtirolesi, sudtirolesi del sud.
Questo gruppo, che spero presto possa trasformarsi presto proprio in un’associazione culturale, è un giardino fiorito dove possiamo far prosperare le nostre meravigliose radici“.
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