Politica
Medico espulso dall’Ordine, l’Asl in giudizio contro la decisione. M5S: “Azione contro legalità e Governo”
Il caso Thomas Mueller fa ancora discutere per la decisione da parte dell’Azienda Sanitaria di costituirsi in giudizio avverso la decisione dell’Ordine dei Medici di Bolzano, circa la cancellazione del medico tedesco dal relativo albo.
Il MoVimento 5 Stelle altoatesino protesta contro tale indirizzo e fa sapere in una nota:
“In primis troviamo alquanto azzardato che l’Asl si costituisca in giudizio contro un provvedimento emesso dall’Ordine dei Medici di Bolzano, che, oltre ad essere organo sussidiario del Governo, verifica i requisiti obbligatori per l’esercizio della professione medica”, sottolinea il MoVimento 5 Stelle locale –
La delibera prevede di affidare l’incarico all’avv. Caia, penalista del foro di Bologna; nel medesimo atto si indica su quale conto economico verrà addebitato il capitolo di spesa, spesa che ricadrà inesorabilmente sulle spalle del contribuente. Giusto per una puntualizzazione, la delibera non parla di costi certi ma di uno sconto del 50% sulla parcella che lo studio legale provvederà a fatturare all’ente, alla faccia ed in apparente contrasto con tutte le norme sulla trasparenza degli atti pubblici”.
E continuano: “Se l’azione di cancellazione dall’Albo risulta pienamente legittima perché in linea con i dettami legislativi sia nazionali che provinciali, per quale motivo la dirigenza sanitaria impugna un atto che non la riguarda direttamente e ancor meno indirettamente?” – si interroga il MoVimento –
Il provvedimento di cancellazione è stato emesso nei confronti del dott. Mueller, il quale ha un contratto a tempo determinato con l’Asl, mentre nulla è stato attribuito o addebitato all’Azienda, quindi il provvedimento insiste su un singolo soggetto privato.
A quanto pare, il problema del dott. Mueller sta più a cuore all’Azienda Sanitaria che la situazione del CUPP o il problema della ritardata erogazione dei servizi essenziali di assistenza (L.E.A.), sta molto più a cuore in definitiva della stessa sorte degli utenti che si ritroveranno a pagare per un errore commesso dall’azienda stessa.
L’assunzione del dott. Mueller da parte dell’azienda sanitaria, potrebbe già di per sé essere considerato come danno erariale visto che si tratterebbe, a rigore di logica, di un abuso dell’esercizio della professione;
“adottare una delibera apparentemente illegittima atta alla tutela del dott. Mueller utilizzando nuovamente ed impropriamente denaro pubblico, pone l’Azienda Sanitaria in posizione alquanto imbarazzante”, conclude la nota del MoVimento 5 Stelle Alto Adige
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