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Economia e Finanza

Allarme coronavirus, non si blocchino i pagamenti alle PMI. CNA Trentino Alto Adige: enti pubblici e committenti privati rispettino i tempi o sarà un disastro

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Gli enti pubblici e i committenti privati non rallentino i pagamenti alle micro, piccole e medie imprese che eseguono appalti o servizi o provvedono alle forniture, altrimenti alla fine dell’emergenza ci sarà una vera ecatombe di aziende”.

È il monito di Claudio Corrarati, presidente della CNA Trentino Alto Adige. “Tutti – prosegue Corrarati – abbiamo preso atto che la situazione è difficile. Come associazione di categoria ci siamo resi promotori di un accordo con il sistema bancario per sospendere le rate di mutui, prestiti, finanziamenti.

Ci stiamo muovendo su più fronti, anche a livello territoriale, per potenziare i consorzi di garanzia, agevolare l’accesso al credito per la liquidità immediata e prevedere forme di sostegno una tantum alle aziende. Non vorremmo, però, che a causa dell’emergenza coronavirus gli uffici pubblici e i commettenti privati, che magari hanno fatture in sospeso dal 30, 60 o 90 giorni, fermassero i pagamenti per lavori eseguiti o per le forniture già consegnate”.

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La tecnologia consente assolutamente di procedere con il saldo delle fatture senza muoversi dall’ufficio o dalla postazione di smart working da casa. Anzi, in questo momento in cui molte imprese si fermano, è necessario far arrivare ad esse la liquidità già maturata in tempi celerissimi, affinché riducano anche la dipendenza dal sistema bancario, liberando risorse per altre imprese che invece non hanno modo di incassare in tempi brevi”.

“Vigileremo – conclude Corrarati – affinché l’emergenza sanitaria non venga usata come pretesto per mascherare inadempienze”.

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