Sport
Cdm di sci, i “diversamente azzurri”: niente bandiera italiana in classifica per Paris e Fill
Sportivo che hai, bandiera che trovi. E il già conosciuto odore di autonomismo arrogante che negli ultimi tempi aleggia incontrastato in ogni dove sembra torni a farsi sentire anche in ambito sportivo.
Parliamo di un’anomalia che già in molti stanno segnalando al nostro quotidiano. Un fatto che, come spesso accade di questi tempi, lascia l’amaro in bocca alla comunità di lingua italiana. Il tutto è avvenuto durante le gare di Coppa del mondo di sci alpino 2019/2020 svoltesi a Lake Louise in Canada, nelle giornate di sabato 30 e novembre e di domenica 1 dicembre 2019.
Nel seguire le gare della nazionale italiana e nello specifico quelle degli atleti italiani appartenenti al gruppo sportivo dell’Arma dei Carabinieri nelle graduatorie parziali così come pure in quella finale si nota, come riportato sulla pagina web dell’organo d’informazione locale altoatesino sportnews.bz, l’attribuzione agli atleti Dominic Paris e Peter Fill, entrambi militari dell’Arma, una bandiera non corrispondente a quella della nazione di appartenenza, ovvero l’Italia.
Mentre agli altri atleti della nazionale Emanuele Buzzi e Federico Simoni (entrambi del Gruppo sportivo Carabinieri) così anche come Mattia Casse del Gruppo sportivo Fiamme Oro (Polizia di Stato) è stato associato il “vessillo tricolore”, agli altri due appartenenti al Gruppo sportivo dell’Arma dei Carabinieri Paris e Fill è stata invece associata la bandiera della Provincia autonoma di Bolzano.
Con questo, non stiamo chiaramente attribuento la volontà personale di “cambio vessillo” agli atleti in questione, ma la mera associazione ad essi, loro malgrado, di un simbolo sportivamente non indicativo della loro appartenenza di squadra.
Il tutto in una manifestazione sportiva internazionale che dovrebbe vedere gli atleti azzurri rappresentare non solo la Nazione e il suo popolo, ma anche un esempio sportivo di unità di squadra e di orgoglio nazionale.
Evidentemente, gli ideatori grafici della classifica sottovalutano il significato di unità nazionale e/o di sano principio di squadra.
Resta il rammarico di non vedere la bandiera italiana affiancata al nome dei due atleti Carabinieri Fill e Paris. Il fatto è stato segnalato al Gruppo sportivo Arma dei Carabinieri a Roma, al Comando Legione del Trentino Alto Adige e alla FISI, Federazione italiana Sport invernali.
Scrivono molti lettori al nostro giornale “sarebbe auspicabile a questo proposito un intervento da parte degli stessi atleti o del loro Comando di riferimento, perché simili episodi non abbiano a ripetersi“.
Sotto, la riproduzione così come riportata dal portale sportnews.bz, della classifica parziale (a titolo esemplificativo) del 30 novembre 2019. La gara è quella della prima discesa libera maschile.
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