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Italia ed estero

Coronavirus, allerta nell’Esercito: soldato in servizio a Milano positivo a Covid 19

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Il Coronavirus infetta anche l’Esercito. E’ di oggi (24 febbraio) la notizia che un militare residente a Cremona ma in servizio a Milano è risultato positivo al Covid-19 dopo essere stato sottoposto al test.

Come anche riportato da Il Giornale, il soldato, assente dal servizio già dallo scorso mercoledì, si trovava a casa quando “ha avvertito l’insorgenza della sintomatologia che lo ha indotto ad avvisare il personale sanitario“.

Si tratta dunque del primo caso di un operatore delle forze armate e di polizia, in questo caso impegnato nel settore logistico dell’operazione Strade Sicure, a risultare positivo al Covid-19 in Italia (dunque lavorava in ufficio e non sulla strada).

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Rilevata la presenza del virus, l’uomo e l’unità di contatto sono stati isolati.

Le verifiche sanitarie di tutto il personale della base per il previsto periodo di sorveglianza sanitaria sono state prontamente avviate. Subito intraprese inoltre, le attività per procedere alle fasi di disinfezione dei locali interessati“, si legge nella nota.

Le disposizioni necessarie alla tutela della propria salute e alla gestione di eventuali sintomi che sarebbero potuti insorgere durante il servizio erano state impartite già dalla fine del mese di gennaio.

La gestione della possibile crisi legata alla diffusione del Coronavirus tra le forze militari e di Polizia stanno impegnando da giorni anche i sindacati.

La circolare di risposta dal Ministro Lamorgese alla lettera urgente di Italia Celere ha dato precise indicazioni sul comportamento da tenere in caso di contatto con le persone e ha specificato che “il personale operante sarà dotato dei DPI previsti (guanti e maschere facciali FFP3), che dovranno essere utilizzati nel caso in cui si verifichino concrete condizioni di rischio“.

E anche se secondo il Viminale non vi è ad oggi personale privo di strumenti idonei a evitare il contagio, resta tuttavia il problema dell’approvvigionamento delle mascherine, confermato nella stessa circolare ministeriale.

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