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Politica

Coronavirus e crisi economica, della Torre (Vox Italia): “Azzerare Iva e correre in aiuto delle imprese”

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La crisi dovuta al Covid-19, oltre che provocare un’emergenza di tipo sanitario, che sta venendo gestita con abnegazione e professionalità da tutto il personale medico e infermieristico del Sistema Sanitario Nazionale, sta provocando una grave crisi economica per il nostro Paese“.

Così Eriprando della Torre di Valsassina, candidato Sindaco di Vox Italia per Bolzano, che sui risvolti economici e politici dell’emergenza Coronavirus tiene a precisare:

Secondo il noto economista Valerio Malvezzi, docente di Comunicazione Finanziaria, si tratta di un’emergenza nazionale che è già costata al “sistema Italia” circa 35 miliardi di euro, pari al 2% del Pil.

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La crisi non coinvolge, quindi, solo Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, che da sole rappresentano circa il 40% del Pil nazionale, ma tutto il Paese, così come è affermato anche dai commercialisti della rete Afin (Associazioni Finanziare Italiane) che sono a contatto con le realtà economiche e produttive di tutta Italia e che testimoniano come la crisi affligga numerosi settori economici, col rischio di fallimenti, soprattutto delle piccole aziende, e di licenziamenti.

Il Governo ha gestito in maniera pessima la situazione sin dall’inizio e i provvedimenti di tipo tributario che ha allo studio paiono seguire pedissequamente l’esecrabile strada intrapresa.

Ha incominciato gestendo in maniera ideologica l’emergenza sanitaria, alzando la bandiera della lotta al razzismo, invece di preoccuparsi di realizzare un serio contenimento; contenimento che oggi è costretto ad attuare nei confronti degli italiani.

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Per non parlare del Presidente del Consiglio, che per mascherare la propria dappocaggine nel gestire la difficile congiuntura, non ha trovato di meglio da fare che lanciare al piccolo ospedale di Codogno, per altro senza nemmeno avere il fegato di nominarlo, l’indegna accusa di aver provocato il contagio in Italia per non avere seguito correttamente i protocolli.

Quanto è costato economicamente questo approccio ideologico e chi ne pagherà il costo economico? La risposta è semplice; come sempre il popolo italiano.

Per aiutare le aziende in difficoltà il Governo sta pensando di tirare fuori dal cappello del mago la brillante idea di concedere dei crediti d’imposta. Ciò ha provocato la reazione irata di molti piccoli imprenditori, artigiani e commercianti, che hanno giustamente evidenziato che se le aziende sono in perdita non c’è nessun credito di imposta da compensare.

Inoltre, per dimostrare di far qualcosa, l’Esecutivo sta piatendo all’Unione europea qualche briciola (tre o quattro miliardi di euro). Cioè una minima parte di ciò che noi abbiamo versato all’Europa e sulla quale dovremmo pure pagare gli interessi.

Vox Italia propone quale prima misura urgente l’immediato azzeramento dell’Iva.

A questo provvedimento dovrà seguire l’uscita dall’euro e la conseguente conquista della sovranità monetaria, che permetterà allo Stato di accreditare nei conti correnti dei lavoratori, che hanno perduto la propria attività, quanto da loro perso in questo periodo e ciò senza creare inflazione perché in questo modo verrebbe solo ripristinata la situazione preesistente”.

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