Connect with us

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Alto Adige

Covid, seduta straordinaria della Giunta: il dilemma sul possibile lockdown per tutto l’Alto Adige

Pubblicato

-

Condividi questo articolo




Pubblicità

L’aumento della curva dei contagi ha spinto la Giunta provinciale a convocare una seduta straordinaria per questa mattina (2 novembre). La decisione verterà sulla dichiarazione di Bolzano come zona rossa ma il lockdown potrebbe arrivare per tutto l’Alto Adige.

Nel capoluogo si concentra infatti circa il 30 per cento dei contagiati in provincia. La situazione si preannuncia quindi delicata anche secondo quanto dichiarato nelle ultime ore dall’assessore alla Sanità Thomas Widmann.

E anche in vista delle ferie scolastiche di inizio novembre, arriva l’appello alla popolazione altoatesina del presidente della Provincia, Arno Kompatscher: “La curva dei contagi da Covid-19 è cresciuta in maniera più rapida rispetto a quanto previsto dagli esperti. Per questo motivo mi rivolgo a tutte le altoatesine e a tutti gli altoatesini: limitiamo i contatti con le altre persone, rinunciamo a qualcosa in maniera consapevole e responsabile”.

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Pubblicità - La Voce di Bolzano

“Chiediamo a tutte e a tutti di rinunciare a qualcosa – spiega il presidente altoatesino – per salvaguardare, nei limiti del possibile, le attività economiche, il lavoro e la scuola. Vogliamo continuare a garantire la didattica in presenza per l’assistenza alla prima infanzia, per le scuole materne, elementari, medie e, almeno in parte, anche per le scuole superiori. Per raggiungere questi obiettivi è necessario l’aiuto di tutti”.

Secondo Kompatscher, la settimana di vacanza prevista per le scuole ad inizio di novembre può rappresentare una grande possibilità da sfruttare. “Utilizziamo questo periodo in cui, in assenza di attività scolastiche, potranno essere evitati gli assembramenti sui mezzi pubblici, per piegare la curva dei contagi. Rinunciamo tutti quanti a quelle situazioni di rischio in cui si possano riunire troppe persone. Si tratta di un sacrificio necessario per tornare il prima possibile ad una vita più serena e tranquilla, senza le restrizioni che abbiamo dovuto attuare”.

Pubblicità - La Voce di BolzanoPubblicità - La Voce di Bolzano

NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti