Bolzano
Delegazione trentina in visita al termovalorizzatore di Bolzano
Il Consorzio dei Comuni trentini ha fatto visita oggi (8 marzo) all’impianto di termovalorizzazione di Bolzano. L’obiettivo della delegazione era quello di informarsi sul funzionamento di un termovalorizzatore, sulla sua integrazione nel territorio e sulle misure ambientali messe in atto.
La visita della delegazione era finalizzata, dunque, a pianificare, pro futuro, l’eventuale costruzione sul territorio trentino di un analogo impianto, che andrebbe a consentire lo smaltimento autonomo dei rifiuti, senza fare ricorso a esportazioni in altri luoghi.
“Un termovalorizzatore, se costruito ad arte, con le migliori tecnologie possibili, inserito in un contesto per poter sfruttare al meglio l’energia contenuta nei rifiuti e utilizzato per bruciare rifiuti non evitabili, riutilizzabili o riciclabili, fa parte di un sistema sostenibile di questa gestione”, ha rimarcato l’assessore all’ambiente e all’energia Giuliano Vettorato.
La Provincia di Trento, dopo essersi affidata negli ultimi anni al mercato per lo smaltimento dei rifiuti residui, guarda dunque con attenzione al modello altoatesino. Alla visita odierna erano presenti, tra gli altri, Paride Gianmoena, presidente del Consorzio dei Comuni Trentini, il dirigente generale del dipartimento Ambiente della Provincia di Trento, Roberto Andreatta, e il dirigente dell’Agenzia Provinciale per la protezione dell’ambiente della provincia di Trento, Gabriele Rampanelli.
Ad accogliere la delegazione trentina erano presenti il direttore del Dipartimento cultura italiana, ambiente ed energia della Provincia, Antonio Lampis, in rappresentanza dell’assessore competente, Giuliano Vettorato, impegnato in un incontro istituzionale con il viceministro Vannia Gava, il direttore dell’Ufficio Rifiuti, Giulio Angelucci, oltre agli esperti di EcoCenter.
L’impianto di Bolzano
L’impianto del capoluogo altoatesino, realizzato dalla Provincia di Bolzano, rappresenta un modello che garantisce l’autonomia nella gestione dei rifiuti. “Esso è riconosciuto come uno delle strutture tecnologicamente più all’avanguardia, grazie al doppio sistema di filtrazione a secco che consente la drastica riduzione delle emissioni, garantendo così tutti i parametri, molto al di sotto dei limiti di legge“, ha spiegato Vettorato.
“Si tratta inoltre di un impianto innovativo anche dal punto di vista gestionale”, ha confermato l’assessore. “La scelta di un affidamento In-House providing corrisponde alle decisioni prese negli anni novanta di gestire attraverso la mano pubblica gli impianti più sensibili nel ciclo dei rifiuti”, ha detto Vettorato.
“Attualmente l’impianto tratta circa 130.000 tonnellate di rifiuti all’anno, di cui 115.000 tonnellate prodotti nel territorio provinciale e la restante parte di 15.000 tonnellate di rifiuti provenienti dalla provincia di Trento“, ha evidenziato il direttore dell’Ufficio Rifiuti Giulio Angelucci.
L’impianto bolzanino, secondo i dati forniti dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima, cede 94.333 Mwh di energia termica alla rete di teleriscaldamento e 89.700 MWh alla rete elettrica, confermandosi un impianto ad alta efficienza energetica, tale da poter essere classificato, secondo la normativa europea, come impianto di recupero.
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