Alto Adige
Derivazioni: nuove linee guida per l’indennizzo al concessionario
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Dal 2015 le concessioni per le medie derivazioni d’acqua per la produzione elettrica oltre i 220 kW, alla loro scadenza non vengono semplicemente rinnovate ma messe a bando. L’impianto esistente può essere riutilizzato dal concessionario entrante.
Con la delibera della Giunta provinciale del 18 settembre 2018 sono state approvate le linee guida per la determinazione dell’indennizzo al concessionario uscente. A seguito del continuo sviluppo della normativa, sia in ambito provinciale sia in ambito statale ed europeo, sono state apportate modifiche alla relativa legge 2/2015 “Disciplina delle piccole e medie derivazioni d’acqua per la produzione di energia elettrica”, che disciplinano il rinnovo di concessioni per medie derivazioni d’acqua e la determinazione dell’indennizzo spettante al concessionario uscente.
La Giunta ha approvato ieri (21 giugno), su proposta dell’assessore all’ambiente, Giuliano Vettorato – la delibera che stabilisce le nuove linee guida per l’indennizzo al concessionario uscente. “Le continue modifiche alla legge del 2015 – sottolinea Vettorato – hanno introdotto importanti novità e richiedono una specifica delibera che andrà a sostituire la precedente approvata nel 2018″.
I nuovi criteri stabiliscono quali beni e quali investimenti possono essere presi in considerazione per determinare l’indennizzo e con quali modalità deve essere effettuato il calcolo: i soggetti richiedenti sono liberi di stabilire se e quali parti dell’impianto esistente prendere in consegna.
Per i cosiddetti “beni bagnati”, ovvero quei beni gratuitamente devolvibili – in concreto opera di presa, dissabbiatori, condotte e altro, al concessionario uscente spetta un indennizzo, che viene determinato sulla base dei dati contabili dello stesso oppure mediante perizia. L’indennizzo è previsto unicamente per gli investimenti non ancora ammortizzati e previsti dalla nuova concessione oppure autorizzati dall’amministrazione.
Il nuovo concessionario è tenuto a corrispondere alla Provincia un canone annuale per l’utilizzo dei beni. Per i cosiddetti “beni asciutti” quali turbine, generatori, quadri elettrici, edificio di produzione, l’ammontare dell’indennizzo viene determinato sulla base dei dati contabili del concessionario uscente o mediante perizia asseverata. Il nuovo concessionario corrisponde agli aventi diritto il relativo indennizzo previsto nel bando di gara.
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