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Bolzano

Il dormitorio per senzatetto Dormizil prolunga e rimane aperto fino al 1° maggio

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La società civile altoatesina mostra impegno e perseveranza. Il dormitorio per 25 senzatetto Dormizil a Bolzano è gestito esclusivamente da volontari dal 10 novembre.

Poiché a Bolzano mancano ancora strutture, l’associazione “housing first bozen EO” ha chiesto agli oltre 100 volontari se sarebbero stati disposti a prestare servizi di pernottamento e prima colazione anche in aprile.

La risposta è stata positiva. Dormizil non chiuderà il 31 marzo come inizialmente previsto, ma rimarrà aperto fino al 1° maggio. La Fondazione privata della famiglia Haselsteiner ha messo gratuitamente a disposizione la casa a tre piani in via Renon per 30 anni.

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35 senzatetto hanno vissuto nel dormitorio a gestione privata negli ultimi quattro mesi. Alcuni sono lì dal primo giorno di apertura, altri hanno trovato lavoro e alloggio e si sono trasferiti, alcuni si sono trasferiti in altre città.

C’è spazio per un totale di 25 persone. Gli ospiti vengono dall’Alto Adige, dal resto d’Italia e da altri 12 paesi. Nonostante le loro differenze, formano una comunità solidale, dicono i fondatori dell’associazione.

Si tratta di Magdalena Amonn, Verena von Aufschnaiter, Sigrid Bracchetti, Birgit Bragagna Spornberger, Martina Schullian, Christian Anderlan, Wolfgang Aumer, Helmuth Niedermayr, Norbert Pescosta e Paul Tschigg.

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Così, la sera, dopo essere entrati, gli ospiti si riscaldano e condividono il cibo che hanno con loro, puliscono insieme le stanze e i bagni, si sostengono a vicenda con lezioni di lingua, si scambiano preoccupazioni e bisogni.

Le notti in aprile, spesso ancora fredde, hanno spinto gli organizzatori a proseguire con il progetto: “Ci sono molte persone impegnate in Alto Adige“, riferiscono. Quasi ogni giorno, il dormitorio riceve offerte da persone di tutta la provincia per prestare volontariato, portare cibo e donare denaro per poter pagare i costi strutturali.

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