Politica
La politica educativa in Alto Adige, Team K: “Né visioni, né strategie”
L’Alto Adige si aspetta più di due miliardi di euro dal Recovery Fund europeo. I relativi progetti sono già stati inviati a Roma, ma molti di questi sono stati definiti “immediatamente realizzabili”. Il Team K aveva presentato un’interrogazione sul progetto “Casa dell’educazione permanente”, che ha una dotazione di 70 milioni di euro. La risposta della Giunta provinciale sembra però deludente.
“Molti di questi progetti definititi realizzabili sono stati mal concepiti. Le politiche educative in Alto Adige appaiono molto caotiche: agli insegnanti viene promesso di tutto, intanto però assistiamo a tagli inaccettabili. La cancellazione dell'”assegno libri” è l’esempio più recente di una politica provinciale disordinata. Già nel 2015, l’assessore Achammer aveva cercato di sospenderlo e di cancellare le borse di studio e ora questi tagli vengono purtroppo implementati, con la scusa delle misure di austerità per il Covid. Nel frattempo però la Provincia decide di finanziare la costruzione di una casa dell’educazione permanente con le risorse del Recovery Fund, per un costo di 70 milioni di euro. Semplicemente assurdo, alla luce delle misure di austerità imposte. Come ha rivelato la mia interrogazione alla Giunta provinciale, da decenni la Provincia alimenta più di una dozzina di centri di formazione con milioni di euro dei contribuenti. Come è possibile finanziare un’ulteriore centro con 70 milioni di euro in tempi difficili come questi e con un’offerta già ampiamente esistente?”, si chiede stupefatto Alex Ploner.
Dalla risposta della Giunta provinciale all’interrogazione del Team K emerge che non ci sono ancora piani precisi riguardo il progetto dell’assessorato all’istruzione italiana. Nella risposta si legge che attualmente la proposta è ancora in “fase di stesura”.
“Il Consiglio provinciale è stato informato che i progetti per il Recovery Fund sono stati inviati a Roma senza il coinvolgimento dei consiglieri provinciali, trattandosi di progetti già finiti e da realizzarsi nel più breve tempo possibile. Dalla risposta dell’assessore Vettorato si vede chiaramente che non è così e che lui stesso apparentemente non ha ancora un quadro chiaro di come saranno utilizzati questi 70 milioni di euro, se arriveranno”, ha detto il consigliere Alex Ploner.
Solo nel 2020, oltre 10,7 milioni di euro sono stati investiti nella formazione continua e nelle strutture già esistenti e nel 2018 addirittura oltre 15,7 milioni di euro. Negli ultimi cinque anni, istituzioni come la Lichtenburg, l’Accademia Cusanus e il Katholisches Bildungswerk hanno ricevuto milioni di finanziamenti per i corsi di aggiornamento.
“Nonostante questo, la Giunta provinciale sta mettendo a bilancio oltre 70 milioni per un’altra ‘Casa dell’educazione permanente’ e allo stesso tempo, la stessa Giunta provinciale decide che alcune centinaia di migliaia di euro per assegni di libri e borse di studio di merito non possono più essere finanziati. Questa politica educativa non può che portare in un vicolo cieco“, conclude Ploner.
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