Merano
Merano: chiuse Tappeinerweg, zona ricreativa Lazago e Passeggiate. Rösch chiede l’Esercito
L’attività motoria all’aperto, per ora, è ancora consentita dalla legge, a patto che non venga svolta in gruppo e che si rispettino le distanze di sicurezza, ma il governo cittadino di Merano rivolge un appello alla popolazione affinché rinunci alle attività outdoor.
“Queste restrizioni nella vita sociale sono assolutamente indispensabili per contenere la diffusione del virus. Ci troviamo in una situazione molto seria e a noi finora sconosciuta. Dobbiamo osservare tutti le prescrizioni e ridurre al massimo i contatti interpersonali, se vogliamo gestire al meglio questa crisi epidemiologica. Chi non rispetta le regola mette in grave pericolo se stesso e gli altri“, ha ribadito il sindaco Paul Rösch.
“Per evitare che si formino assembramenti o che più persone transitino lungo sentieri stretti, questa mattina abbiamo deciso di chiudere fino a revoca – oltre ai parchi pubblici e alle aree verdi pubbliche – anche la passeggiata Tappeiner, la zona ricreativa di Lazago, la Passeggiata della Gilf, la Passeggiata d’inverno dalla passerella Tappeiner al Ponte Romano e la Passeggiata d’estate (lasciando tuttavia transitabili i collegamenti fra Maia Alta e il centro ovvero il Ponte Romano e la passerella Tappeiner“, ha spiegato Rösch.
I controlli devono essere intensificati
Poiché le risorse dalla Polizia locale non sono sufficienti a vigilare sull’osservanza delle misure antivirus, il sindaco Paul Rösch ha chiesto aiuto allo Stato.
Tutte le agenti e tutti gli agenti di via Portici sono attualmente in servizio esterno ma il territorio comunale si estende su una superficie complessiva di 26 chilometri quadrati.
Il primo cittadino si è pertanto rivolto alle autorità statali per sollecitare un aumento dell’organico della Polizia di Stato in servizio presso il commissariato meranese. Inoltre ha chiesto l‘ausilio dei militari dell’esercito italiano, che “potrebbero svolgere servizi di sorveglianza in strada, per ricordare ad esempio alle persone l’obbligo di osservare la distanza di sicurezza“.
Aiutare le persone anziane durante l’epidemia: i seniores – in questa epidemia da Covid-19 – sono le persone più a rischio.
“Chi ha fra i propri famigliari o fra i propri vicini di casa persone anziane oppure conosce persone anziane malate, può aiutarle in modo molto semplice, ad esempio fornendo loro le informazioni sul servizio di spesa gratuito offerto dal Comune oppure semplicemente dando loro l’elenco dei numeri utili pubblicati sul sito del Comune.
È anche fondamentale ricordare loro di non esporsi inutilmente al rischio di contagio uscendo all’aperto. Ciò non vuol dire isolarli, bisogna metterli al corrente che esistono diverse forme di aiuto e di sostegno pensate proprio per loro“, ha fatto osservare il sindaco.
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