Alto Adige
“Reddito di libertà”: anche in Alto Adige sostegno alle donne vittime di violenza
Con il “Reddito di libertà”, le donne vittime di violenza domestica possono ricevere un contributo mensile di 400 euro. Le domande possono essere presentate presso i Distretti sociali.
Alla fine di dicembre 2021, una nuova prestazione è stata introdotta a livello nazionale per fornire sostegno finanziario alle donne e ai loro figli in situazioni di violenza.
Con l’assegno per il “sostegno all’autonomia” (Reddito di libertà), le vittime di violenza che non sono accolte in una struttura protetta per donne (Casa rifugio o alloggi protetti) ricevono un contributo mensile di 400 euro per un anno.
“La violenza ha molte forme e manifestazioni – sottolinea l’assessora provinciale alle Politiche sociali Waltraud Deeg – anche la dipendenza economica di una donna dal marito può rappresentare una forma di violenza.
Per garantire sostegno alle vittime di violenza nel loro cammino verso l’autonomia le donne possono ora fare domanda per ottenere questa nuova prestazione economica.
Insieme all’accompagnamento e al sostegno di un centro antiviolenza, questo supporto può aiutarle a ricominciare una nuova vita. Dopo tutto questa violenza economica impedisce a molte donne di uscire dalla situazione di violenza e di condurre una vita libera”.
Il “sostegno all’autonomia” ha lo scopo di aiutare le donne e i loro figli che sono state vittime di violenza a costruirsi una vita indipendente, autonoma e senza violenza. Per poter richiedere questo beneficio, la donna deve essere assistita e accompagnata da un centro antiviolenza provinciale.
Tale prestazione può essere richiesta presso il distretto sociale competente ed è compatibile con altre prestazioni dell’assistenza economica sociale provinciale. La prestazione può essere richiesta solo se la donna non convive più con l’autore delle violenze.
“Si tratta di un ulteriore sostegno per contribuire a far emergere la violenza e sostenere le donne e i loro figli il più possibile in questo difficile cammino, così come voluto anche dalla legge provinciale di dicembre 2021.
La violenza non è mai una questione privata ed è per questo che è anche un nostro compito, come società, quello di rafforzare la consulenza e il sostegno alle vittime, così come di espandere il lavoro di prevenzione per eliminare questi soprusi” – conclude l’assessora Deeg.
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