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Spostamenti, Team K: “A Bolzano la fase 2 dell’emergenza coronavirus cominci davvero”

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Perché i 200 o 400 metri sono ancora necessari quando riaprono le librerie e i mercati rionali che si possono raggiungere da tutta la città? E’ la domanda posta dal Team K Bolzano, che chiede che il limite sia soppresso e consentita la possibilità di muoversi su tutto il territorio comunale, indossando la mascherina e rispettando la distanza minima di due metri tra le persone.

In effetti questa mattina (21 aprile) il sindaco di Bolzano Caramaschi ha annunciato durante una diretta l’abolizione di tale limite per gli spostamenti a piedi (Bolzano: Caramaschi elimina il vincolo dei 400 metri per gli spostamenti) . Tuttavia il Team K ha sottolineato, dal proprio punto di vista, l’importanza di ‘eliminare restrizioni esagerate come quella dei 400 metri, che suona come una dichiarazione di sfiducia verso i cittadini”.

Avevano infatti dichiarato solo ieri: “Serve il coraggio di fidarsi di più del senso civico e di responsabilità dei cittadini. Serve un piano per la riapertura della vita sociale, che sappia prevedere problemi e contromisure, un piano di convivenza della cittadinanza con il virus“.



Passata la fase più acuta della crisi sanitaria, è ora il momento di passare alla tanto citata e tanto disattesa fase 2 dell’emergenza coronavirus – avevano commentato dal Team – . Disattesa perché nella nostra città non possiamo considerare l’allentamento delle pesanti restrizioni imposte dal Comune un reale passo avanti: arrivare a 200 o 400 metri da casa non fa una grande differenza.

L’approccio collaborativo e responsabile dimostrato dalla popolazione in queste durissime settimane può e deve spingere l’amministrazione comunale a porre termine a questa reclusione di massa. Non dimentichiamo che la prolungata chiusura totale si ripercuote pericolosamente non solo sulla nostra economia, ma anche sulla salute psicofisica dei cittadini, in particolare dei bambini, se fossero anche solo in parte confermate le terrificanti statistiche che parlano di disturbi per circa il 70 per cento di coloro che vivono in questa quarantena forzata”. 

Continuano i rappresentanti del partito: “È evidente l’esigenza di evitare assembramenti ancora per molti mesi. È altrettanto evidente che la quarantena forzata di tutti, solo perchè qualcuno non rispetta la regole, non è più sostenibile. 

Piuttosto, affidiamoci a regole di buon senso: limitazioni di accesso a strade affollate e parchi/passeggiate nonché mercati; garantire ad ogni cittadino una mascherina protettiva (a norma e non farlocca, inutile dire); incentivare in ogni modo le diverse forme di telelavoro; favorire ulteriormente la mobilità ciclabile evitando gli autobus, e vigilare con discrezione che le prescrizioni siano rispettate. Poche e chiare regole, ma seguite da tutti. 

È necessario uno scatto di coraggio, non possiamo chiedere alle bolzanine ed ai bolzanini ancora sacrifici non scientificamente dimostrati senza renderli partecipe alla fase 2“.

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