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Zone produttive: meno vincoli per l’attività industriale.Piani rumore: la giunta provinciale riconosce la specificità delle imprese manifatturiere

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Adeguando la normativa relativa ai piani comunali di classificazione acustica la giunta provinciale nella sua seduta dell’11 dicembre 2019, ha riconosciuto la specificità delle aree industriali.

Si tratta di un intervento decisivo, che permette alle imprese produttive di svolgere al meglio la loro attività. La giunta provinciale con questo intervento tiene conto del contributo fondamentale dell’industria altoatesina allo sviluppo del nostro territorio”, commenta soddisfatto il Presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Federico Giudiceandrea.

Con l’aggiornamento della tabella 1 dell’allegato A della legge provinciale 20/2012 “Disposizioni in materia di inquinamento acustico” vengono creati i presupposti affinché le aree produttive a prevalente attività industriale possano essere classificate nella quinta classe acustica: “Questa classificazione fissa naturalmente dei limiti massimi che tutelano la popolazione, ma al contempo permette anche l’attività produttiva senza inutili vincoli o limitazioni”, spiega Giudiceandrea.



L’adeguamento della regolamentazione a quelle delle altre regioni italiane o dei Länder austriaci e tedeschi era molto attesa dalle imprese.

Dobbiamo ringraziare innanzitutto l’assessore provinciale all’Economia Philipp Achammer che fin da subito ha capito l’importanza della questione. Il dialogo è stato molto positivo e insieme siamo riusciti ad evitare una disparità di trattamento che penalizzava l’Alto Adige come sito produttivo”, spiega il Presidente di Assoimprenditori.

La normativa provinciale costituisce la base sulla quale i singoli Comuni possono definire il loro piano di classificazione acustica.

Abbiamo sempre affermato che questi piani non sono “semplici” documenti tecnici, ma veri e propri piani di programmazione strategica. In un’ottica orientata allo sviluppo futuro e per assicurare l’attività manifatturiera a lungo termine, nelle zone produttive deve essere permesso di lavorare in modo efficiente e competitivo. Questo ora è possibile e siamo fiduciosi che i Comuni altoatesini facciano buon uso della nuova opportunità creata dalla modifica del regolamento provinciale”, così Giudiceandrea.

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