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Giallo Bolzano, la svolta: arrestato Benno Neumair

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Era da settimane il principale sospettato per la scomparsa dei genitori, avvenuta lo scorso 4 gennaio, e finora risultava solo iscritto nel registro degli indagati. Questa mattina la svolta: in un comunicato ufficiale Benno Neumair, il figlio di Laura Perselli e Peter Neumair, è stato arrestato su ordine della Procura di Bolzano.

Il giovane è stato sottoposto a fermo nella serata di ieri e accompagnato dai suoi avvocati, aveva deciso di presentarsi. Ma non avrebbe confessato. L’accusa da parte degli inquirenti è quella di omicidio. E anche se i corpi dei coniugi dopo settimane di ricerche non sono ancora stati ritrovati, la Procura comunica di avere acquisito abbastanza elementi per esercitare la misura.

Come si legge in una nota della Procura: “Si comunica che a seguito di alcuni recenti elementi acquisiti nel corso delle indagini, nella tarda serata di ieri 28.01.2021 la Procura della Repubblica ha fermato Neumair Benno quale indiziato dei delitti di duplice omicidio ed occultamento dei cadaveri di Neumair Peter e Perselli Laura. Nei termini processuali previsti dall’art. 390 c.p.p. verrà richiesta la convalida del fermo al giudice per le indagini preliminari“.

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Una posizione, quella di Benno, già aggravata dal ritrovamento del sangue di papà Peter sul ponte della discarica Ischia Frizzi lo scorso 22 gennaio. Poi il setaccio dei vestiti lasciati a casa dell’amica e da lei stessa consegnati ai carabinieri e non da ultimo l’analisi del telefonino tramite ‘copia forense’ per analizzare nel dettaglio eventuali azioni e movimenti sfuggiti alle indagini.

Il più recente elemento che aveva fatto insospettire gli investigatori è stata la sparizione di alcuni attrezzi da palestra con i quali sembra che Benno fosse solito allenarsi. Il 30enne istruttore di fitness è infatti un cultore della forma fisica e quei misteriosi pesi mancanti sarebbero stati al centro dell’attenzione degli inquirenti, forse per il sospetto che tra questi potesse nascondersi l’arma di un possibile delitto. 

Da parte della Procura al momento non trapela tuttavia alcun dettaglio su quale degli indizi raccolti negli ultimi giorni possa avere originato la decisione del fermo. Le continue ricerche nelle acque sottostanti il ponte della discarica Ischia Frizzi e la relativa simulazione con dei manichini per tentare di analizzare e ricostruire la scena del probabile delitto hanno sicuramente fornito all’accusa qualche elemento aggiuntivo.

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