Italia ed estero
Governo di nuovo al lavoro: manovra e migranti saranno i primi dossier
Dopo la pausa estiva, il Governo torna al lavoro e nel primo Consiglio dei ministri si comincia a parlare subito della manovra con Giorgetti che avverte: “Bisogna tenere i piedi ben piantati per terra, e usare le risorse disponibili con la massima attenzione”. “Non possiamo permetterci sprechi, l’obiettivo è quello di tornare a fare politica” dice.
Si parte delle misure come reddito di cittadinanza e superbonus. Se il reddito di cittadinanza è stato definito come “una tragedia contabile: la più grande truffa ai danni dello Stato”, questo Governo sembra avere un monito preciso rivolto alle forze della maggioranza a cui si chiede compattezza con sostegni alla famiglia, lotta contro la denatalità e “aiuto alle famiglie povere.
Per fare cassa, uno spiraglio arriva dalle richieste del leader di Forza Italia di puntare sulle privatizzazioni, intervenendo sulle pensioni minime. Ne parla il ministro Giorgetti quando dice: “Ci sono delle situazioni da cui potrebbe essere necessario disinvestire, che potrebbero originare una riallocazione delle partecipazioni dello Stato”. Insomma, in concreto si valuterà se fare privatizzazioni.
Questi sono stati argomenti importanti anche perché Meloni ha ricordato che la prima scadenza in programma è quella del 27 settembre. “Entro quella data dovremo presentare alle Camere la Nadef, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, il documento di riferimento per lo scenario macroeconomico che ci servirà per indirizzare il nostro lavoro. È un documento importante che descriverà in che modo vogliamo orientare la nostra azione“, conclude Meloni.
E poi l’immigrazione, tema molto sentito dal Governo dopo le ultime polemiche di molti sindaci. “Il sistema dell’accoglienza rischia di raggiungere il suo limite di capacità. A stretto giro, probabilmente a settembre“: ha detto Piantedosi .
Il Piano messo a punto dal ministro ora prevede tra le altre cose, un’accelerazione sui rimpatri degli irregolari. In particolare, si sta programmando un giro di vite e una stretta sulle espulsioni degli irregolari con elevato profilo criminale e soggetti violenti. Norme, insomma, che puntano a tutelare e proteggere la polizia dalle aggressioni. E proprio sulle aggressioni parla la Presidente del Consiglio Meloni, che ha annunciato che intende recarsi a Caivano, accogliendo così l’invito di don Maurizio Patriciello dopo gli abusi di gruppo sulle due cuginette di 12 e 11 anni.
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