Alto Adige
PNRR: linee guida per la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria
Una più stretta collaborazione tra ospedali e servizi sanitari territoriali, la creazione di nuove strutture, la messa in rete di medici di medicina generale, ospedali e farmacie: queste iniziative mirano, in futuro, ad alleggerire il peso sugli ospedali e a fornire assistenza ai pazienti più vicino a casa propria.
Martedì 6 dicembre è stato approvato dalla Giunta provinciale un documento con le linee guida per l’attuazione dei progetti sanitari, finanziati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“Come molti altri Paesi occidentali, nei prossimi anni il nostro sistema sanitario dovrà prendersi cura di una popolazione che invecchia e di un numero crescente di persone con malattie croniche”, spiega l’assessore alla Salute, Arno Kompatscher.
“In Alto Adige il 20 per cento delle persone ha già più di 65 anni. Inoltre, più di 160mila soffrono di una malattia cronica, di cui quasi la metà sono anziani. Per continuare, in futuro, a fornire a tutti questi pazienti le migliori cure possibili, è necessario riorganizzare l’assistenza sanitaria. Ciò significa: cure più vicine a dove si vive e in stretta collaborazione con i servizi sociali, i medici generici e le farmacie”, rimarca l’assessore.
Ampliamento dell’assistenza domiciliare e dell’assistenza ai malati cronici
Il documento approvato martedì pone le basi per l’evoluzione della sanità territoriale nei prossimi anni. Tra l’altro prevede l’ampliamento dell’assistenza domiciliare: entro il 2026, fino al 10 per cento degli over 65 dovrà essere raggiunto a domicilio.
Un altro punto riguarda la cura delle persone con malattie croniche. A tale scopo si stanno sviluppando i cosiddetti percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) per le quattro malattie più frequenti in Alto Adige. In questi PDTA viene definita ogni singola fase del trattamento, dalla diagnosi alla terapia, al fine di coordinare in modo ottimale l’interazione dei diversi professionisti.
Inizialmente, l’attenzione sarà rivolta alla cura di 30.000 pazienti con malattie croniche come il diabete di tipo 2, l’insufficienza cardiaca, le malattie respiratorie o quelle reumatiche. Un altro punto rilevante per l’ampliamento dell’assistenza territoriale è la telemedicina. In Alto Adige, ad esempio, entro il 2025 saranno curati con la telemedicina fino a 1.800 pazienti.
Rafforzare il ruolo dei medici di medicina generale
Nella rete con i servizi sanitari locali, i medici di medicina generale svolgono un ruolo importante. In futuro sarà promossa la creazione di reti e l’insediamento di medici in aree periferiche. “In Alto Adige l’assistenza sanitaria capillare funziona già molto bene.
Nei prossimi anni, questo progetto sarà ampliato con la creazione di case e ospedali di comunità. Tuttavia, gli ambulatori dei medici di famiglia rimarranno in questa rete nella loro forma attuale. I pazienti hanno così la garanzia di un’assistenza domiciliare o vicina a casa “, afferma il presidente Kompatscher.
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